Il ruolo della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera
Attrazione di investimenti svizzeri in Italia
Tra gli obiettivi strategici della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera c’è l’incremento del flusso di investimenti di rischio svizzeri verso start-up e scale-up tecnologiche italiane, in grado di generare innovazione e crescita.
Da anni, lavoriamo sull’attrazione degli investimenti finanziari svizzeri verso l’Italia, individuando il potenziale espresso dall’Italia sul fronte della produzione di innovazione, cercando di fare matching con il fabbisogno di innovazione espresso dalla Svizzera e dal suo mercato del Venture Capital.
La Svizzera conta una popolazione di soli 8,5 milioni di abitanti ma esprime un dinamismo, sul mercato finanziario, noto in tutto il mondo. La Camera di Commercio Italiana per la Svizzera, presente sul territorio elvetico dal 1909, monitora lo sviluppo dell’ecosistema dell’innovazione con particolare attenzione al mercato del Venture Capital con l’intento di renderlo accessibile anche a start-up e scale-up italiane.
La forza del mercato e del network
La nostra rete di rapporti sul mercato elvetico ci consente di sostenere le start-up e scale-up italiane soprattutto nelle fasi preliminari agli incontri con potenziali investitori. Start-up e scale-up up italiane infatti manifestano spesso esigenze:
- di nuovo mercato, per poter crescere e diventare più interessanti per potenziai investor;
- di validare e ottimizzare il proprio prodotto con potenziali clienti
- di ampliare il proprio network per aumentare il potenziale di crescita e per affinare la propria strategia
La Camera quindi servendosi della propria rete di esperti e dell’esperienza acquista negli anni può affiancare start-up e scale-up italiane nella fase di coaching e orientamento finalizzata a massimizzare i benefici di queste tre leve.
Il tuo riferimento
Una figura esperta al tuo fianco
Un professionista altamente qualificato saprà consigliarti sui servizi più adatti a te e ti affiancherà in ogni fase del progetto
Fabrizio Macrì
Le forme di investimento
Oltre al tema del business development di start-up e scale up italiane e l’eventuale matching con VC o business angels svizzeri, è di grande attualità il tema della open innovation e cioè l’intenzione della Camera di aprire il mercato italiano all’innovazione svizzera più funzionale ai fabbisogni dell’industria italiana, creando quindi le condizioni per futuri investimenti svizzeri in Italia in settori ad alto valore aggiunto.
Di rilievo sempre il tema dell’investimento di investitori privati e fondi svizzeri su PMI manifatturiere italiane propense all’internazionalizzazione e con tassi promettenti di crescita anche in un’ottica di passaggio generazionale. Anche qui la piazza finanziaria svizzera può essere funzionale a sostenere il dinamismo dell’industria italiana anche nelle fasi di passaggio e ristrutturazione.
Il mercato svizzero: le aspettative
Perché la Svizzera
Nonostante la Confederazione Elvetica ospiti due grandi politecnici (Zurigo e Losanna), utilizzati dall’industria interna per la ricerca sull’innovazione e sullo sviluppo di progetti, continua a ricercare ed acquistare innovazione all’estero.
La collaborazione tra industria, portatrice di bisogni concreti, e accademia, impegnata a soddisfarli attraverso la ricerca, fa della Svizzera un campione della open innovation e la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera è impegnata nell’intercettazione di opportunità per l’innovazione italiana presso investitori finanziari e industriali svizzeri. Un panorama quindi favorevole alla valorizzazione dell’innovazione italiana su questo mercato.
Il mercato svizzero: le prospettive
Chi investe nell’innovazione italiana
Oltre a fondi di VC, Business angel e family office svizzeri, anche fondi di investimento in private equity e aziende innovative svizzere interessate ad accedere al mercato italiano in un’ottica di open innovation, possono essere importanti driver di investimento nell’innovazione tecnologica italiana.
La Camera intende agire su tutti questi fronti, facendo leva sul suo approccio Tailor made.
3 MLD
200 +
3 %
MADEINNOVITALY
Il format che lega start-up italiane e investimenti svizzeri
Attrarre efficacemente gli investimenti Svizzeri in Italia
Creare il miglior matching tra Innovatori e Investitori
Promuovere l’Innovazione tecnologica Made in Italy
MADEINNOVITALY
Le fasi e i protagonisti
Condizione di fondo per l’attivazione della partnership “MadeInnovitaly” con la Camera, è la presenza di un soggetto pubblico italiano che voglia sostenere lo sviluppo internazionale dell’offerta tecnologica presente sul proprio territorio e attirare su questo gli investiemnti di capitale svizzero.
Le attività si sviluppano in un arco temporale variabile tra i 6 e i 12 mesi.
Vengono quindi identificati i settori che in Svizzera sono più richiesti e si abbina quindi domana elvetica a offerta italiana. Si procede quindi con la selezione delle start-up o scale-up più in focus che verranno affiancate dal team di esperti individuati dalla Camera di Commercio Italiana per la Svizzera.
New(s)Tech
Scopri le ultime notizie relative al flusso di investimenti svizzeri verso start-up e scale-up tecnologiche italiane
Abbiamo realizzato una Swiss Italian Area al WMF 2023
Grazie ai nostri partner abbiamo presentato al popolo degli innovatori le opportunità offerte dal mercato svizzero a Start up e PMI italiane interessate ad ampliare il proprio business e i propri contatti al territorio elvetico.
FAQ
Le domande più frequenti
Come attirare investimenti Svizzeri?
Per attirare investimenti svizzeri è indispensabile che un’impresa, piccola o grande, strutturata o in fase di start-up, si presenti al mercato svizzero con “l’abito migliore” ma anche più rappresentativo. È indispensabile che alla base vi siano un piano economico dettagliato e una previsione di sviluppo dell’attività. Il business plan è quindi la prima casella da riempire. La via migliore, è rivolgersi ad un interlocutore sul territorio, che conosca nei minimi dettagli Venture Capital e Business Angel, e sappia soddisfare la domanda interna con l’offerta made in Italy più calzante.
Come posso entrare in contatto con i buyer svizzeri potenzialmente interessati ai prodotti tecnologicamente innovativi?
Mercato e Governo stabili fanno della Svizzera il luogo più interessante per imprenditori che intendono sviluppare il proprio business in condizioni favorevoli e sicure. Inoltre, la presenza della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera sul territorio elvetico, dal oltre 113 anni, la rendono la realtà estera più consolidata e affidabile alla quale rivolgersi per ottenere informazioni sempre aggiornate e corrette. Per questo, dopo un primo contatto conoscitivo, a seguito di approfondite analisi di mercato, riusciamo a selezionare le più appropriate tipologie di investitori, per mettervi in contatto con realtà solide e in grado di sostenere la vostra attività imprenditoriale.
Come faccio ad esportare idee o prodotti teconologicamente innovativi in Svizzera?
Solitamente, le start-up italiane che entrano in contatto con il mercato svizzero, lo fanno dopo aver ricevuto un finanziamenti a fondo perduto che consente loro di essere incubate. Normalmente per le start-up da noi accompagnate in Svizzera, è esclusa la ricerca di un prestito da parte di un istituto bancario elvetico, che potrebbe negarlo anche perchè non conosce il background professionale della impresa né le potenzialità di sviluppo. Per questo, il modo migliore di capire se vi sia modo di esportare il proprio prodotto/idea in territorio elvetico, prevede l’approccio a due canali principali all’interno dei quali la Camera cerca di inserire le start-up: i Venture Capitalists e i Business Angels (o Business Angels networks). Entrambi offrono denaro in cambio di equity: sono pertanto partner esigenti che vogliono esercitare un certo controllo sulla start-up.
Come accedere al format MadeInnovitaly?
Per accedere al format Madeinnovitaly è necessario che una realtà pubblica italiana (Regioni, Province, ecc…), avanzi una dimostrazione di interesse alla Camera, chiedendo un incontro conoscitivo per valutare la possibilità di valorizzare il tessuto innovativo imprenditoriale del proprio territorio. L’obiettivo del format è infatti quello di aumentare esponenzialmente la possibilità, per micro o piccole realtà, di entrare in contatto con un territorio che altrimenti non sarebbero state in grado di approcciare: quello della confederazione elvetica.
Il progetto MadeInnovitaly si rivolge solo a istituzioni pubbliche o anche a realtà private?
Il format MadeInnovitaly prevede che la richiesta di attivazione venga fatta da un ente pubblico italiano. Successivamente, possono aggiungersi tutte le realtà pubbliche e private, che abbiano a che fare con il mondo dello sviluppo tecnologico e imprenditoriale. Il riferimento va ai poli e ai parchi tecnologici, agli incubatori, al sistema universitario italiano piuttosto che a quello camerale, così come a quello delle associazioni di categoria. Tutti insieme si svilupperà un percorso ad hoc che permetta di mettere in contatto start-up e scale-up italiane con l’esigente mondo degli investitori svizzeri.
Quali sono le caratteristiche di svolgimento di MadeInnovitaly: costi, durata del progetto, sviluppo?
Ogni formulazione del format MadeInnovitaly è pianificata ad hoc, seguendo le indicazioni che arrivano dalla domanda interna sizzera e le opportunità di soddisfarla, offerte dal tessuto imprenditoriale innovativo italiano. Parlare di costi non è quindi possibile. Le fasi operative sono solitamente 4. Dopo la manifestazione di interesse da parte di un ente pubblico italiano, la Camera analizza su quale settore innovativo (Medtech, Biotech, Fintech, ecc…) concentrare il progetto. Una fase indispensabile per creare il giusto matching tra investitori e start-up italiane. Viene poi creata una severa Due Diligence grazie all’attivazione di un team di esperti a cui la Camera si rivolge. Spetterà a loro il compito di incontrare le start-up, selezionarle, se serve dare loro una breve formazione e individuare infine quelle pronte ad affrontare il mercato svizzero. Si passa poi alla ricerca degli investitori, ai quali vengono presentate le realtà italiane. Infine si passa alla fase di controllo, durante la quale si verifica in che modo e se la Camera possa ancora essere di aiuto o se gli imprenditori italiani siano in grado di camminare con le proprie gambe.
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