Lavorare insieme al futuro: le Camere di Commercio italiane all’estero incontrano i deputati a Montecitorio

Giovedì 7 marzo la rete delle CCIEE ha organizzato alla Camera dei Deputati a Roma un evento per presentare il valore aggiunto e le misure che vengono sviluppate dalla rete a supporto del Made in Italy

Per la prima volta le Camere di Commercio Italiane all’Estero hanno organizzato un evento a Montecitorio per presentare, ai Deputati, l’importanza della rete delle CCIE e il valore aggiunto che queste esprimono sul territorio nel quale operano.

L’evento dal titolo “Lavorare insieme al futuro: le Camere di Commercio italiane all’estero vicine alle imprese nel mondo”, ha permesso di valorizzare anche le misure che le stesse CCIE mettono in campo a supporto del Made in Italy come, ad esempio, l’attrazione di investimenti esteri verso l’Italia e l’impegno profuso a favore della corretta interpretazione delle richieste del mercato che vengono puntualmente trasformate in opportunità di internazionalizzazione ed esportazione per le imprese italiane che vogliano espandersi oltre il confine nazionale.

In platea, con gli altri Segretari Generali delle CCIE, anche Fabrizio Macrì, della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera.

Dopo il benvenuto di Anna Ascani (Vicepresidente della Camera dei deputati), di Nicola Carè (già Rappresentante dei Segretari Generali nel Consiglio di Assocamerestero e deputato), e al termine del videomessaggio del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, è stata la relazione del Presidente di Assocamerestero, Mauro Pozza, a dare avvio ai lavori e alla tavola rotonda.

Numerosi gli argomenti trattati dai Presidenti di alcune Camere che hanno dato un’interpretazione puntuale sul modo in cui vengono affrontati temi, come:  

  • Innovazione e nuove tecnologie
  • Sostenibilità e transizione energetica
  • Attrazione investimenti esteri in Italia
  • Collaborazione Italia-Africa a sostegno dell’industria locale e delle eccellenze italiane
  • Valorizzazione del Made in Italy
  • Attrattività turistica dei territori
  • Organizzazione e offerta di servizi delle CCIE.

A moderare gli interventi, Domenico Mauriello, Segretario Generale di Assocamerestero.

Il dibattito nella Sala della Regina della Camera dei Deputati è proseguito, poi, con l’intervento degli enti e delle istituzioni che collaborano quotidianamente con la rete delle Camere di Commercio Italiane all’estero, come Unioncamere, rappresentata dal Presidente Andrea Prete.

Un evento indispensabile per migliorare, anche a livello politico centrale, la consapevolezza del ruolo cruciale volto dalla rete di Assocamerestero nella valorizzazione dell’imprenditoria Made in Italy nel mondo.

Swiss Italian Start up Award: the place to be

Novembre è un mese da segnare in rosso per le start up italiane e le corporate svizzere interessate all’innovazione tecnologica!

Indice

Il 12 novembre, a Ginevra, si terrà la prima edizione Swiss Italian Start Up Award, organizzato dalla Camera di Commercio Italiana per la Svizzera e dall’incubatore tecnologico Fongit (Fondazione Ginevra per l’Innovazione Tecnologica). L’obiettivo è quello di mettere in contatto le più innovative start up Italiane con le Corporate elvetiche interessate a scoprire le nuove tecnologie e le nuove proposte hi-tech Made in Italy.  In ottica Open Innovation lo Swiss Italian Start Up Award è strutturato come un contest: una giuria di esperti selezionerà fino a 15 Start up italiane che si saranno iscritte nominando il vincitore proprio il 12 novembre, davanti ad una platea di imprenditori, sviluppatori, investitori elvetici specializzati.

Ma non è tutto: il 12 novembre, i cluster che parteciperanno a pagamento (camere di commercio, Regioni, parchi tecnologici, acceleratori) con le loro start-up, potranno essere presenti e fare networking anche se le loro start-up non saranno selezionate per il contest.

Un progetto win-win: le start up italiane potranno entrare in contatto con realtà svizzere specializzate del settore innovation e hi-tech; gli imprenditori elvetici, invece, potranno scoprire la più avanzata proposta innovativa Made in Italy e trovare soluzioni all’avanguardia. Non è tutto: la partecipazione è anche aperta a start-up svizzere che contino almeno un founder italiano.

12 novembre 2024: la data da segnare per le Start Up Italiane

Swiss Italian Start up Award

Lo Swiss Italian Start Up Award rappresenta “the place to be” per acceleratori, incubatori e cluster di start up italiane che vogliano sia mettere in luce soluzioni innovative e talenti, sia creare partnership potenzialmente strategiche con le corporate elvetiche attive nell’ambito innovazione, presentandosi ad un pubblico internazionale.

Le iscrizioni sono rivolte a:

01

singole start up (che potranno partecipare gratuitamente)

02

cluster di start up che, a pagamento, potranno partecipare allo Swiss Italian Start Up Award, indipendentemente dal fatto che le proprie start-up siano o meno state selezionate per il contest.

C’è tempo fino a maggio per sottoscrivere il form

La start up che decide di candidarsi deve rispondere ad alcuni criteri, ovvero:

01

essere stata costituita negli ultimi cinque anni e non essere uno spin off di un’azienda già costituita

02

avere sede in Italia oppure in Svizzera ma contare almeno un fondatore italiano

03

dimostrare un elevato potenziale innovazione nel suo settore

04

avere un Technology Readiness Level (TRL) del prodotto/servizio proposto non inferiore a 6

05

(per progetti nel settore sanitario attinenti al biotech, medtech, farmaceutico) avere un TRL non inferiore a 4.

Open Innovation: un'opportunità imperdibile per le Corporate svizzere

Swiss Italian Start up Award

L’Open Innovation rappresenta un’opportunità imperdibile per le corporate svizzere che desiderano acquisire soluzioni innovative Made in Italy corrispondenti alle proprie necessità. La prima edizione dello Swiss Italian Start Up Award, che si terrà a Ginevra il prossimo 12 novembre, offre alle aziende svizzere, agli investitori e ai talent scouter del settore, la possibilità di entrare in contatto con una selezionata nicchia di produttori di innovazione italiani.  Non a caso gli organizzatori hanno inserito tra i criteri per la partecipazione il TRL non inferiore a 6, TRL 4 per il medicale/farmaceutico: uno sbarramento che porterà a Ginevra, il 12 novembre, solo realtà innovative pronte a spiccare il volo. La Camera di Commercio Italiana per la Svizzera e Fongit hanno creato le condizioni migliori per le Corporate svizzere: non è semplice, infatti, riuscire ad entrare in contatto contemporaneamente con le migliori realtà del settore, già selezionate, e ad uno stadio di maturità tale da risultare appetibili per il mercato e immediatamente attivabili. Lo Swiss Italian Start Up Award offre questa occasione.

Swiss Italian start up Award: il ponte tra offerta innovativa Made in Italy e domanda elvetica

La collaborazione tra Camera di Commercio Italiana per la Svizzera e Fongit rappresenta un buon trampolino di lancio per le start up italiane che vogliano espandersi in Svizzera ed entrare in contatto con le più performanti realtà elvetiche interessate all’innovazione. La loro sinergia strategica ha portato al lancio della prima edizione dello Swiss Italian Start up Award, un contest stimolante e puntuale che creerà un ponte preferenziale per l’incontro tra domanda svizzera e offerta italiana. 

Consolato Generale d’Italia a Zurigo: Assunzione di 4 impiegati a contratto temporaneo

Il Consolato Generale d’Italia a Zurigo intende assumere n. 4 impiegati da adibire ai servizi di Assistente Amministrativo con contratto a tempo determinato della durata di 6 mesi, non rinnovabile.

Per consultare l’avviso di assunzione e conoscere le modalità di presentazione delle domande clicca qui.

I termini per la presentazione delle candidature scadono martedì 20 febbraio 2024 alle ore 23:59.

Addio dazi doganali sulle importazioni industriali

Addio ai dazi dogali sui beni industriali di importazione. Con questa notizia la Svizzera ha inaugurato il 2024, incontrando il favore di tutti i produttori, italiani in primis, che esportano i propri beni verso la vicina Confederazione elvetica. Una misura che ha visto ben 10 anni di attività preparatoria e che ha il preciso scopo di diversificare l’offerta sul mercato, rendendo più competitivi anche i prodotti di importazione.

Quali beni saranno agevolati?

Tra i prodotti industriali in Svizzera rientrano sia i fattori produttivi dei processi di produzione (per es. beni d’investimento, materie prime, sale, semilavorati e macchinari), sia i beni di consumo (biciclette, elettrodomestici, indumenti, scarpe ecc.). Non sono considerati prodotti industriali e quindi non beneficeranno dell’abolizione dei dazi doganali, i prodotti agricoli e quelli della pesca.

Sgravi amministrativi per le imprese
Insieme all’eliminazione dei dazi sui prodotti industriali di importazione, sono state previste semplificazioni nella nostra procedura tariffaria e nell’area di certificazione di origine. Queste misure contribuiranno a ridurre gli oneri amministrativi per le aziende. Anche i consumatori trarranno vantaggio da questi risparmi. Il governo svizzero si occuperà di monitorare l’effetto di queste misure sui prezzi dei prodotti. Va inteso che l’eliminazione dei dazi sui prodotti industriali non avrà effetti sulle procedure di sdoganamento. Pertanto, resterà obbligatoria la presentazione di una dichiarazione di importazione e il pagamento di altre imposte, tra cui l’IVA.

L’abolizione è stata decisa dal Parlamento il 1° ottobre 2021 tramite la modifica della legge sulla tariffa delle dogane. Nella seduta del 2 febbraio 2022 il Consiglio federale ha stabilito l’entrata in vigore del provvedimento a partire dal 1° gennaio 2024. Le ripercussioni immediate emerse dagli studi fatti in questi anni hanno evidenziato un incremento di circa 860 milioni di franchi in termini di benessere, derivato sia dal risparmio diretto delle aziende sui dazi (stimato in circa 490 milioni) che da alleggerimenti amministrativi per un totale di circa 100 milioni di franchi. A questi si sommano i benefici indiretti come l’aumento della produttività delle imprese, valutato intorno ai 270 milioni di franchi. Considerando le importazioni svizzere del 2022, si stima che il risparmio indiretto sui dazi sia addirittura di 600 milioni di franchi.

 

Webinar sul settore beni industriali e b2b con aziende svizzere per le aziende della Venezia Giulia

La Camera di Commercio Italiana per la Svizzera, in collaborazione con la Aries, Società in house della Camera di commercio Venezia Giulia, è lieta di presentare un nuovo progetto dedicato alle dedicato alle aziende della Venezia Giulia operanti nel settore dei beni industriali che ambiscono a espandere la loro presenza sul suolo elvetico. Le aziende a cui è dedicato il progetto sono in particolare quelle appartenenti ai settori:

  • Meccanica di precisione
  • Lavorazione lamiera
  • Elettronica
  • Settore elettrico

Partecipa il 27 novembre alle ore 15:00 al nostro webinar“La domanda di forniture meccaniche e industriali in Svizzera: opportunità per le imprese della Venezia Giulia” dove esamineremo approfonditamente il funzionamento del mercato svizzero, evidenziandone punti di forza e sfide. Durante questo incontro, verranno inoltre presentate le richieste specificheprovenienti da buyer svizzeri, fornendo preziose indicazioni su come proporre in modo efficace la propria offerta. Ad arricchire il webinar sarà anche la presenza di un relatore esperto attivo come responsabile acquisti in un’azienda di settore elvetica. 

Questa fase iniziale di informazione sarà seguita da una seconda fase durante la quale, attraverso un processo di scouting e matching, saranno organizzati incontri B2Btra buyer svizzeri e aziende della Venezia Giulia candidate che meglio rispondono alle richieste del mercato elvetico. 

Non perdere un’opportunità concreta per instaurare relazioni commerciali proficue oltre il confine.

Per registrarsi cliccare qui.

Il mercato della gioielleria in Svizzera: Un momento di confronto su trend, prospettive e opportunità

Il 28 novembre 2023, dalle 10:00 alle 11:30, un webinar informativo svelerà le opportunità nel mercato della gioielleria svizzero. Promosso da Ceipiemonte, in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera (CCIS), l’evento analizzerà tendenze, prospettive e strategie di successo.

Contesto e Dati Chiave: La Svizzera, al primo posto per l’export di alta gioielleria italiana nel 2023, offre un reddito pro capite di oltre 86.000 Euro. Il webinar esplorerà il consumo interno, le modalità di acquisto e le opportunità per le aziende piemontesi.

Programma Breve:

  • 10:00-10:05: Apertura dei lavori (Ceipiemonte)
  • 10:05-10:15: Introduzione (CCIS)
  • 10:15-11:15: Esperti settore gioielleria in Svizzera:
    • Simone Scalone (Panerai Suisse): Tendenze, casi di successo, consigli.
    • Eric Mayer (Gübelin): Canali di vendita, attività promozionali.
    • Matteo Milanese (Ferrari Expeditions SA): Logistica, trasporti, sicurezza.
  • 11:15-11:30: Q&A e chiusura.

Partecipazione e Scadenza:

  • Gratuito per aziende piemontesi.

Per iscriversi cliccare qui.

Scadenza iscrizioni il 27 novembre.