Seconda Giornata della Ristorazione Italiana e Marchio Ospitalità Italiana nel Mondo

Due modi per promuovere l’autentica Cucina Made in Italy in Svizzera

La Camera di Commercio Italiana per la Svizzera, il 18 maggio 2024, parteciperà alla seconda edizione della Giornata della Ristorazione: un evento internazionale voluto per sottolineare il ruolo centrale che l’agroalimentare italiano ha nel mondo per la valorizzazione dei principi fondanti che animano questo settore.

A tal proposito torna a ricoprire un ruolo centrale il Marchio Ospitalità Italiana nel mondo: un vero e proprio brand, promosso da Unioncamere (Unione delle Camere di Commercio Industria Agricoltura e Artigianato in Italia) e realizzato con il supporto operativo dell’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche – I.S.NA.R.T., di Assocamerestero (Associazione delle Camera di Commercio Italiane all’estero) e delle Camere di commercio italiane all’estero.

L’obiettivo è quello di certificare a livello istituzionale l’alta qualità dei piatti proposti e la loro attinenza con la vera cucina italiana e l’autenticità di ciò che mangiamo. Certificare il proprio ristorante o la propria pizzeria a livello istituzionale, dando risalto all’alta qualità dei piatti proposti e all’attinenza con la vera cucina italiana è il motivo per cui, molti ristoratori italiani in Svizzera, hanno scelto di partecipare all’iter di valutazione necessario all’ottenimento del Marchio.

Entrare a far parte di questa rete è stata, per molti, una vera e propria opportunità anche di aumentare il proprio business e i contatti/clienti che sono alla ricerca di professionalità, serietà, autenticità.

L’occasione della presentazione ufficiale della seconda edizione della Giornata della Ristorazione, fissata per il 16 maggio 2024 alla Camera dei Deputati a Palazzo Montecitorio (Roma), sottolinea ancora di più l’importanza che la ristorazione autentica acquisisce nella valorizzazione del Made in Italy, anche in Svizzera.

Per questo, la Camera offre a ristoranti e pizzerie autentiche italiane, presenti sul territorio elvetico, l’occasione di certificarsi e di entrare nel circuito dei locali “Ospitalità Italiana”.

Come fare? Sarà sufficiente cliccare qui e seguire le istruzioni riportate nella pagina di richiesta.

Quanto alla Giornata della Ristorazione, Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) come ente organizzatore, e Assocamerestero nel ruolo di partner, hanno voluto coinvolgere, a livello internazionale, più di 10 mila locali tra ristoranti, trattorie, osterie e pizzerie che, dal 18 al 26 maggio 2024, celebreranno la Ristorazione Made in Italy, sostenute anche dalle associazioni professionali italiane più rappresentative del settore come Slow Food, Ambasciatori del Gusto, ecc…

La Camera di Commercio Italiana per la Svizzera propone quindi ai ristoranti e alle pizzerie certificate “Ospitalità Italiana nel Mondo”, presenti sul territorio elvetico, di iscriversi gratuitamente all’evento per manifestare il proprio senso di appartenenza ad un settore che non conosce confini e che celebra, attraverso prodotti autentici, sani e riconoscibili, il Made in Italy.

L’adesione alla Giornata della Ristorazione è completamente gratuita: sarà sufficiente iscriversi al sito (Giornata della Ristorazione – Adesioni) per veder comparire il nome del proprio ristorante nell’elenco di quelli che aderiscono all’iniziativa. L’iscrizione, inoltre, darà la possibilità al ristoratore di comparire in un breve filmato che racconta la propria visione di ristorazione italiana all’estero.

Qui alcuni esempi del 2023 https://youtu.be/Hu8wmcv79UE

La Giornata della Ristorazione 2024 sarà supportata da una intensa attività di comunicazione sulle principali reti nazionali italiane e su tutti i canali web della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera, ampliando così la visibilità di coloro che decideranno di farne parte.

Selecting Italy: nuovi scenari per il Made in Italy in Svizzera

Trieste, 8 aprile 2024.

La Camera di Commercio Italiana per la Svizzera partecipa alla seconda edizione di Selecting Italy, il più importante salone italiano dedicato all’attrazione degli investimenti esteri verso le realtà italiane.

Un vero e proprio evento di sistema che intende mettere in relazione le Regioni italiane e le opportunità legate prevede due giorni di incontri, tavole rotonde e approfondimenti tra i rappresentanti delle Regioni italiane, gli stakeholder esteri, il mondo accademico e le istituzioni.

Fabrizio Macrì (Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana in Svizzera) e Luca Valenziano (Addetto Scientifico presso il Consolato Generale d’Italia a Zurigo) prenderanno la parola lunedì 8 aprile alle ore 15.30 nell’ambito della tavola rotonda dedicata al tema: “Il sistema Italia nel nuovo scenario dell’economia aerospaziale”.

La conferenza, così come tutti gli incontri in programma per l’8 e il 9 aprile, sarà trasmessa in streaming sul sito della Conferenza delle Regioni www.regioni.it, sui canali social della Regione FVG e della Conferenza delle Regioni.

In partnership con l’Ambasciata d’Italia a Berna e con il Consolato Generale d’Italia a Zurigo, la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera avvia così nuove opportunità di promozione delle peculiarità e delle eccellenze italiane in Svizzera, a supporto delle filiere territoriali.

 

Guarda l’intervista

Lavorare insieme al futuro: le Camere di Commercio italiane all’estero incontrano i deputati a Montecitorio

Giovedì 7 marzo la rete delle CCIEE ha organizzato alla Camera dei Deputati a Roma un evento per presentare il valore aggiunto e le misure che vengono sviluppate dalla rete a supporto del Made in Italy

Per la prima volta le Camere di Commercio Italiane all’Estero hanno organizzato un evento a Montecitorio per presentare, ai Deputati, l’importanza della rete delle CCIE e il valore aggiunto che queste esprimono sul territorio nel quale operano.

L’evento dal titolo “Lavorare insieme al futuro: le Camere di Commercio italiane all’estero vicine alle imprese nel mondo”, ha permesso di valorizzare anche le misure che le stesse CCIE mettono in campo a supporto del Made in Italy come, ad esempio, l’attrazione di investimenti esteri verso l’Italia e l’impegno profuso a favore della corretta interpretazione delle richieste del mercato che vengono puntualmente trasformate in opportunità di internazionalizzazione ed esportazione per le imprese italiane che vogliano espandersi oltre il confine nazionale.

In platea, con gli altri Segretari Generali delle CCIE, anche Fabrizio Macrì, della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera.

Dopo il benvenuto di Anna Ascani (Vicepresidente della Camera dei deputati), di Nicola Carè (già Rappresentante dei Segretari Generali nel Consiglio di Assocamerestero e deputato), e al termine del videomessaggio del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, è stata la relazione del Presidente di Assocamerestero, Mauro Pozza, a dare avvio ai lavori e alla tavola rotonda.

Numerosi gli argomenti trattati dai Presidenti di alcune Camere che hanno dato un’interpretazione puntuale sul modo in cui vengono affrontati temi, come:  

  • Innovazione e nuove tecnologie
  • Sostenibilità e transizione energetica
  • Attrazione investimenti esteri in Italia
  • Collaborazione Italia-Africa a sostegno dell’industria locale e delle eccellenze italiane
  • Valorizzazione del Made in Italy
  • Attrattività turistica dei territori
  • Organizzazione e offerta di servizi delle CCIE.

A moderare gli interventi, Domenico Mauriello, Segretario Generale di Assocamerestero.

Il dibattito nella Sala della Regina della Camera dei Deputati è proseguito, poi, con l’intervento degli enti e delle istituzioni che collaborano quotidianamente con la rete delle Camere di Commercio Italiane all’estero, come Unioncamere, rappresentata dal Presidente Andrea Prete.

Un evento indispensabile per migliorare, anche a livello politico centrale, la consapevolezza del ruolo cruciale volto dalla rete di Assocamerestero nella valorizzazione dell’imprenditoria Made in Italy nel mondo.

Swiss Italian Start up Award: the place to be

Novembre è un mese da segnare in rosso per le start up italiane e le corporate svizzere interessate all’innovazione tecnologica!

Indice

Il 12 novembre, a Ginevra, si terrà la prima edizione Swiss Italian Start Up Award, organizzato dalla Camera di Commercio Italiana per la Svizzera e dall’incubatore tecnologico Fongit (Fondazione Ginevra per l’Innovazione Tecnologica). L’obiettivo è quello di mettere in contatto le più innovative start up Italiane con le Corporate elvetiche interessate a scoprire le nuove tecnologie e le nuove proposte hi-tech Made in Italy.  In ottica Open Innovation lo Swiss Italian Start Up Award è strutturato come un contest: una giuria di esperti selezionerà fino a 15 Start up italiane che si saranno iscritte nominando il vincitore proprio il 12 novembre, davanti ad una platea di imprenditori, sviluppatori, investitori elvetici specializzati.

Ma non è tutto: il 12 novembre, i cluster che parteciperanno a pagamento (camere di commercio, Regioni, parchi tecnologici, acceleratori) con le loro start-up, potranno essere presenti e fare networking anche se le loro start-up non saranno selezionate per il contest.

Un progetto win-win: le start up italiane potranno entrare in contatto con realtà svizzere specializzate del settore innovation e hi-tech; gli imprenditori elvetici, invece, potranno scoprire la più avanzata proposta innovativa Made in Italy e trovare soluzioni all’avanguardia. Non è tutto: la partecipazione è anche aperta a start-up svizzere che contino almeno un founder italiano.

12 novembre 2024: la data da segnare per le Start Up Italiane

Swiss Italian Start up Award

Lo Swiss Italian Start Up Award rappresenta “the place to be” per acceleratori, incubatori e cluster di start up italiane che vogliano sia mettere in luce soluzioni innovative e talenti, sia creare partnership potenzialmente strategiche con le corporate elvetiche attive nell’ambito innovazione, presentandosi ad un pubblico internazionale.

Le iscrizioni sono rivolte a:

01

singole start up (che potranno partecipare gratuitamente)

02

cluster di start up che, a pagamento, potranno partecipare allo Swiss Italian Start Up Award, indipendentemente dal fatto che le proprie start-up siano o meno state selezionate per il contest.

C’è tempo fino a maggio per sottoscrivere il form

La start up che decide di candidarsi deve rispondere ad alcuni criteri, ovvero:

01

essere stata costituita negli ultimi cinque anni e non essere uno spin off di un’azienda già costituita

02

avere sede in Italia oppure in Svizzera ma contare almeno un fondatore italiano

03

dimostrare un elevato potenziale innovazione nel suo settore

04

avere un Technology Readiness Level (TRL) del prodotto/servizio proposto non inferiore a 6

05

(per progetti nel settore sanitario attinenti al biotech, medtech, farmaceutico) avere un TRL non inferiore a 4.

Open Innovation: un'opportunità imperdibile per le Corporate svizzere

Swiss Italian Start up Award

L’Open Innovation rappresenta un’opportunità imperdibile per le corporate svizzere che desiderano acquisire soluzioni innovative Made in Italy corrispondenti alle proprie necessità. La prima edizione dello Swiss Italian Start Up Award, che si terrà a Ginevra il prossimo 12 novembre, offre alle aziende svizzere, agli investitori e ai talent scouter del settore, la possibilità di entrare in contatto con una selezionata nicchia di produttori di innovazione italiani.  Non a caso gli organizzatori hanno inserito tra i criteri per la partecipazione il TRL non inferiore a 6, TRL 4 per il medicale/farmaceutico: uno sbarramento che porterà a Ginevra, il 12 novembre, solo realtà innovative pronte a spiccare il volo. La Camera di Commercio Italiana per la Svizzera e Fongit hanno creato le condizioni migliori per le Corporate svizzere: non è semplice, infatti, riuscire ad entrare in contatto contemporaneamente con le migliori realtà del settore, già selezionate, e ad uno stadio di maturità tale da risultare appetibili per il mercato e immediatamente attivabili. Lo Swiss Italian Start Up Award offre questa occasione.

Swiss Italian start up Award: il ponte tra offerta innovativa Made in Italy e domanda elvetica

La collaborazione tra Camera di Commercio Italiana per la Svizzera e Fongit rappresenta un buon trampolino di lancio per le start up italiane che vogliano espandersi in Svizzera ed entrare in contatto con le più performanti realtà elvetiche interessate all’innovazione. La loro sinergia strategica ha portato al lancio della prima edizione dello Swiss Italian Start up Award, un contest stimolante e puntuale che creerà un ponte preferenziale per l’incontro tra domanda svizzera e offerta italiana. 

Consolato Generale d’Italia a Zurigo: Assunzione di 4 impiegati a contratto temporaneo

Il Consolato Generale d’Italia a Zurigo intende assumere n. 4 impiegati da adibire ai servizi di Assistente Amministrativo con contratto a tempo determinato della durata di 6 mesi, non rinnovabile.

Per consultare l’avviso di assunzione e conoscere le modalità di presentazione delle domande clicca qui.

I termini per la presentazione delle candidature scadono martedì 20 febbraio 2024 alle ore 23:59.

Addio dazi doganali sulle importazioni industriali

Addio ai dazi dogali sui beni industriali di importazione. Con questa notizia la Svizzera ha inaugurato il 2024, incontrando il favore di tutti i produttori, italiani in primis, che esportano i propri beni verso la vicina Confederazione elvetica. Una misura che ha visto ben 10 anni di attività preparatoria e che ha il preciso scopo di diversificare l’offerta sul mercato, rendendo più competitivi anche i prodotti di importazione.

Quali beni saranno agevolati?

Tra i prodotti industriali in Svizzera rientrano sia i fattori produttivi dei processi di produzione (per es. beni d’investimento, materie prime, sale, semilavorati e macchinari), sia i beni di consumo (biciclette, elettrodomestici, indumenti, scarpe ecc.). Non sono considerati prodotti industriali e quindi non beneficeranno dell’abolizione dei dazi doganali, i prodotti agricoli e quelli della pesca.

Sgravi amministrativi per le imprese
Insieme all’eliminazione dei dazi sui prodotti industriali di importazione, sono state previste semplificazioni nella nostra procedura tariffaria e nell’area di certificazione di origine. Queste misure contribuiranno a ridurre gli oneri amministrativi per le aziende. Anche i consumatori trarranno vantaggio da questi risparmi. Il governo svizzero si occuperà di monitorare l’effetto di queste misure sui prezzi dei prodotti. Va inteso che l’eliminazione dei dazi sui prodotti industriali non avrà effetti sulle procedure di sdoganamento. Pertanto, resterà obbligatoria la presentazione di una dichiarazione di importazione e il pagamento di altre imposte, tra cui l’IVA.

L’abolizione è stata decisa dal Parlamento il 1° ottobre 2021 tramite la modifica della legge sulla tariffa delle dogane. Nella seduta del 2 febbraio 2022 il Consiglio federale ha stabilito l’entrata in vigore del provvedimento a partire dal 1° gennaio 2024. Le ripercussioni immediate emerse dagli studi fatti in questi anni hanno evidenziato un incremento di circa 860 milioni di franchi in termini di benessere, derivato sia dal risparmio diretto delle aziende sui dazi (stimato in circa 490 milioni) che da alleggerimenti amministrativi per un totale di circa 100 milioni di franchi. A questi si sommano i benefici indiretti come l’aumento della produttività delle imprese, valutato intorno ai 270 milioni di franchi. Considerando le importazioni svizzere del 2022, si stima che il risparmio indiretto sui dazi sia addirittura di 600 milioni di franchi.