Giornalista: David, dopo aver lavorato in diversi Paesi, oggi lei guida uno studio a Ginevra. Ci racconta il percorso che l’ha portato fin qui?

David Nacci: Il mio percorso formativo è iniziato in Italia, si è arricchito con esperienze in Francia, e si è completato in Brasile, dove ho avuto l’occasione di approfondire una visione architettonica più libera e sperimentale. Ognuna di queste tappe ha contribuito a formare il mio approccio: rigoroso nella struttura, sensibile al contesto e attento all’innovazione.

Nel corso degli anni ho maturato un’esperienza significativa nella ristrutturazione, specialmente in Italia, dove il rapporto con il patrimonio storico impone una grande attenzione al dettaglio e al dialogo tra antico e nuovo. Questa esperienza si è poi consolidata in Svizzera, dove ho lavorato su interventi più tecnici e orientati all’efficienza, senza mai perdere di vista l’aspetto estetico.

Parallelamente, ho sviluppato numerosi progetti di nuove costruzioni, in particolare in Brasile, dove ho potuto sperimentare soluzioni architettoniche audaci e contemporanee, e in Svizzera, dove il rigore progettuale e la qualità dell’esecuzione sono fondamentali. In questi ultimi 20 anni, ho avuto la possibilità di operare in contesti molto diversi tra loro, sia dal punto di vista culturale che ambientale, e questo ha arricchito profondamente il mio modo di progettare.

L’apertura del mio studio a Ginevra rappresenta quindi il punto di incontro di tutte queste esperienze: un luogo dove posso mettere a frutto il mio bagaglio internazionale offrendo un’architettura di alta gamma, che unisce raffinatezza, funzionalità e innovazione.

Giornalista: Qual è la filosofia che guida i vostri progetti?

David Nacci: Cerchiamo sempre l’equilibrio tra essenzialità e raffinatezza. La nostra architettura si fonda su forme pure e linee minimaliste, ma ogni progetto nasce da un attento ascolto del contesto, del luogo e delle esigenze del cliente. Crediamo che la qualità non sia solo estetica, ma anche funzionale, sostenibile e duratura. Lavoriamo con materiali di eccellenza, integriamo soluzioni tecnologiche avanzate e curiamo ogni dettaglio su misura.

Giornalista: Oltre all’architettura, vi occupate anche di interior design?

David Nacci: Assolutamente sì. Riteniamo che l’architettura e il design degli interni debbano dialogare in modo coerente. Creiamo ambienti esclusivi e puliti, dove ogni elemento – dalla luce ai materiali, dai colori agli arredi – contribuisce a creare benessere e armonia. È un lavoro di sintesi tra visione estetica e funzionalità quotidiana.

Giornalista: Quali servizi offrite concretamente ai vostri clienti?

David Nacci: Il nostro studio offre un servizio completo: dalla concezione architettonica iniziale alla ristrutturazione, dal design industriale all’interior design. Accompagniamo il cliente in ogni fase, dall’idea alla realizzazione, comprese le pratiche edilizie, la gestione dei fornitori e il coordinamento in cantiere. Abbiamo maturato un’esperienza concreta anche nella gestione di progetti complessi, mantenendo sempre alta l’attenzione alla qualità e alla precisione esecutiva.

Giornalista: Come descriverebbe il vostro approccio al cliente?

David Nacci: L’ascolto è fondamentale. Ogni progetto è un percorso condiviso, costruito su misura in base ai desideri, alle aspettative e alle esigenze di chi ci sceglie. Il nostro obiettivo è proporre soluzioni uniche, personalizzate, con la cura e l’attenzione che ci contraddistinguono da sempre. Siamo convinti che un buon progetto nasca da una relazione di fiducia e da una visione comune.

Giornalista: Un’ultima domanda: come immagina il futuro del suo studio?

David Nacci: Vedo uno studio sempre più aperto alla sperimentazione e alla contaminazione tra discipline, ma con una visione coerente e ben radicata nei valori che ci guidano: qualità, autenticità e innovazione. Siamo pronti ad affrontare nuove sfide e ad accogliere clienti che condividano con noi il desiderio di creare spazi belli, funzionali e duraturi.