Xera S.r.l. ha lanciato il programma WEEKO per lo “scarto zero” dei materiali elettronici entro il 2025 su tutto il territorio nazionale e rispondere così in maniera concreta alle esortazioni dell’Agenda ONU 2030. La partnership con istituti di ricerca e aziende di robotica e AI permetteranno lo studio dei materiali e dei processi per la creazione di nuovi prodotti ricavati dagli scarti.
Tra i dieci settori industriali più inquinanti al mondo, con oltre 53 milioni di tonnellate metriche di rifiuti elettronici prodotti a livello globale e gestiti in massima parte attraverso canali sconosciuti e spesso illeciti, il tecnologico attualmente è in grado di rigenerare meno del 20% dei materiali di scarto originati. Xera S.r.l. lancia il programma WEEKO per lo “scarto zero” dei materiali elettronici entro il 2025 su tutto il territorio nazionale.
Da sempre l’azienda si occupa di ideare, progettare e implementare soluzioni tecnologiche ecosostenibili e ora, attraverso il progetto WEEKO, si pone l’ambizioso e necessario obiettivo di sensibilizzare il comportamento di tutti i fruitori di hardware alla corretta gestione, sempre più pulita e inclusiva, della tecnologia in end-of-life, con l’impegno di evitare un impatto ambientale negativo e rispondere così in maniera concreta ai 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU.
Dallo smaltimento responsabile dei rifiuti elettronici alla loro gestione etica e trasparente: dallo scarto all’opportunità. Le partnership con istituti di ricerca e aziende di robotica e AI permetteranno a Xera di individuare metodologie per il riuso e il riciclo di materie prime di scarto, con l’obiettivo di reinserirle all’interno di nuovi cicli produttivi (ad esempio di oggetti di design per arredo urbano o protesi medicali), e generare così innovazione.
Il nome del progetto richiama la necessità di un “noi” (WE) unito nella sfida ecologica (EKO) che ci vede tutti coinvolti e che richiama all’appello tutti i player mondiali. Un impegno e una responsabilità condivisi per il nostro presente e il nostro futuro
Grazie a quest’idea sono nate collaborazioni con aziende di robotica e intelligenza artificiale, quali COMEC Innovative e Digitalsoft, per automatizzare i processi di separazione dei materiali, ed istituti di ricerca, come l’Università degli Studi dell’Aquila e l’Università Politecnica delle Marche, per lo studio dei possibili riutilizzi di quello che non è rigenerabile.
Nel corso del 2021 WEEKO ha recuperato 19580 apparati di cui 16269 rimessi sul mercato, abbassando di molto la percentuale dei dispositivi scartati. Nel 2022 la media dei prodotti reimmessi sul mercato grazie al programma WEEKO è stata pari all’86% del totale dei dispositivi raccolti, un valore molto al di sopra della media nazionale.
Il riuso responsabile dei materiali è solo uno degli obiettivi che Xera si propone di raggiungere. Infatti, il programma d’azione sostenibile WEEKO tocca, punto per punto, tutti i goal dell’Agenda ONU 2030 e lo fa attraverso un impegno a 360°: sono appunto numerosi gli enti non-profit coinvolti nel progetto, allo scopo di creare nuove opportunità per i lavoratori svantaggiati e favorire l’accesso all’alfabetizzazione digitale. Inoltre, l’azienda prevede di destinare a tali enti parte del ricavato derivato dal processo di recupero delle materie prime e loro trasformazione.
L’impatto del progetto ha un valore enorme e vuole coinvolgere quante più realtà aziendali possibili sul territorio italiano per la raccolta dei dispositivi informatici a fine vita.
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