Nel primo trimestre del 2024 l’Italia, secondo quanto riportato dai dati Istat, ha raggiunto il Giappone in termini di esportazioni di merci. Questo nonostante un periodo di instabilità economica internazionale caratterizzato dalla crisi dei mercati finanziari. L’export italiano, nonostante sia stato penalizzato anche dalla crisi tedesca, è diventato sempre più competitivo: le esportazioni del Made in Italy, malgrado una diminuzione del 1,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, hanno raggiunto i 168 miliardi di dollari, pari al valore di quelle giapponesi (che hanno registrato una diminuzione del 3%). Secondo la classifica stilata da Il Sole24Ore, l’Italia guadagna quindi il quarto posto nel mondo, a pari merito con il Giappone.
Nel primo semestre del 2024, il saldo commerciale dell’export Made in Italy è positivo per 29,1 miliardi (+9,8 miliardi nello stesso periodo del 2023).
La flessione dell’export su base annua si è invece verificata nei primi mesi del secondo semestre ma si tratta di un trend in divenire e geograficamente diffuso e riguarda in particolare Germania (-8,7%), Francia (-8,1%), USA (-5,4%) e Svizzera (-7,8%). Crescono invece le esportazioni verso i paesi OPEC (+15,0%).
La diminuzione dell’export, su base annua, registrata dall’ISTAT a giugno 2024, era del 6,1% in termini monetari e dell’8,6% in volume. Questa riduzione era più pronunciata per i mercati dell’Unione Europea (-7,2%) piuttosto che per quelli extra Ue (-4,9%). I prodotti che hanno maggiormente accusato il colpo sono quelli relativi al settore metallurgico e dell’abbigliamento così come della pelletteria. Sempre secondo l’ISTAT risultano invece esclusi dalla leggera flessione tendenziale dell’export la farmaceutica, la chimica e l’agroalimentare in genere.