Nonostante il contesto geopolitico globale aggravato dalle incertezze legate ai dazi e alla conseguente volatilità economica, l’export Made in Italy dimostra un successo non scontato e lo fa anche in mercati di “prossimità”. Secondo i dati ISTAT relativi ai primi quattro mesi del 2025, le esportazioni italiane hanno raggiunto quota 213 miliardi di euro, registrando una crescita del +2,5% su base annua, nonostante una lieve contrazione in volume (-2,1%).
In questo scenario così articolato, è facile notare come la Svizzera si confermi un partner strategico di primaria importanza per l’export Made in Italy, distinguendosi come uno dei mercati esteri a più alta crescita. L’Italia rappresenta il quarto paese esportatore per la Confederazione Elvetica ma sono proprio i dati ad evidenziare questo strettissimo legame che vede i due paesi limitrofi giocare una partita dall’esito “win-win”.
Esportazioni Made in Italy in Svizzera: crescita a doppia cifra
Nel primo quadrimestre del 2025, sempre secondo gli osservatori più accreditati, l’export italiano verso la Svizzera è cresciuto del +13,1% rispetto allo stesso periodo del 2024, superando nettamente la performance di altri mercati chiave di riferimento, come:
- Spagna che si è fermata al +10,8%
- Stati Uniti +8,4%
- Germania +4,1%
Numeri che confermano il ruolo di top player rivestito della Svizzera non solo come mercato di sbocco privilegiato, ma anche come piattaforma logistica e commerciale di riferimento nel centro Europa.
L’interscambio commerciale tra Italia e Svizzera, nel primo trimestre 2025, ha raggiunto un valore complessivo di oltre 12 miliardi di euro, con un saldo attivo per l’Italia. Se siamo soliti ad immaginare agroalimentare, lusso e turismo come settori trainanti, dovremmo ricrederci di fronte ai dati che parlano di un ventaglio molto più ampio di asset strategici che conducono al successo del dato generale.
Tra questi troviamo settori trainanti dell’export includono:
- Articoli farmaceutici e chimico-medicinali: 2,54 miliardi € (+20% rispetto al 2024)
- Prodotti alimentari, bevande e tabacco: 454 milioni €
- Macchinari e apparecchiature: 463 milioni €
- Metalli e prodotti in metallo: 1,32 miliardi €
- Prodotti delle altre attività manifatturiere (inclusi gioielli e articoli di lusso): 641 milioni €
La Confederazione, poggiando su pilastri quanto mai soliti e appetibili come stabilità economica e politica, la prossimità geografica e la forte domanda di prodotti ad alto valore aggiunto da parte di un pubblico mediamente alto spendente e soprattutto molto informato, rappresenta un mercato particolarmente attrattivo per le PMI italiane, disposte a rispondere efficacemente alle richieste del mercato anche con soluzioni ad hoc.
Si tratta di una serie di elementi che rendono il mercato elvetico particolarmente attrattivo per l’export Made in Italy, in grado di rispondere efficacemente alle richieste del mercato anche con soluzioni ad hoc. La proverbiale flessibilità italiana e gli investimenti in R&D pagano gli imprenditori che, sempre più spesso, guardano al territorio elvetico come ad un hub strategico per l’apertura di nuove opportunità di business, ma anche per rafforzare le proprie operazioni legate all’export con partner qualificati e formati.
Svizzera e Paesi UE: un dinamismo non scontato
Rispetto ai principali partner dell’Italia in UE, la Svizzera si distingue per una crescita più sostenuta dell’interscambio commerciale: mentre mercati limitrofi nella UE mostrano segnali di rallentamento o stagnazione, quello elvetico continua ad espandersi, offrendo opportunità concrete per le imprese italiane, che ne apprezzano anche il contesto normativo stabile e la burocrazia più snella.
Il ruolo della CCIS nel sostegno all’export Made in Italy in Svizzera
Il successo dell’export italiano in Svizzera è sostenuto da un’azione sinergica del Sistema Italia, che vede la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera come punto di riferimento per gli imprenditori interessati ad espandere i propri interessi commerciali. Accanto a lei enti come ITA (Italian Trade Agency), SACE, SIMEST, CDP che ricoprono un ruolo centrale nell’accompagnare le imprese italiane nei processi di internazionalizzazione.
La CCIS, con sedi a Zurigo, Ginevra e Lugano, offre servizi alle imprese di consulenza fiscale e legale, organizza eventi B2B e attività di networking, e supporta le aziende nella definizione di strategie di ingresso e posizionamento sul mercato elvetico, guida all’export verso il territorio elvetico con focus specifici nei settori della meccanica e dell’agroalimentare. Le relazioni consolidate con le istituzioni svizzere e italiane amplificano ulteriormente le opportunità per il Made in Italy e garantiscono alle PMI e agli imprenditori italiani l’occasione di fruire di opportunità studiate ad hoc, anche nell’ambito dell’e-commerce in Svizzera.