Novità in vista per i frontalieri. A riportarle è il nuovo decreto Omnibus, pubblicato il 9 agosto 2024, che introduce un nuovo regime fiscale opzionale per i lavoratori frontalieri che lavorano in Svizzera e risiedono nei “nuovi comuni di frontiera”, ovvero nel raggio di 20 km dal confine con la Svizzera. Come riportato dal Sole24Ore, con questo nuovo sistema, i lavoratori, anziché continuare ad applicare la tassazione progressiva Irpef con credito d’imposta per i redditi prodotti all’estero, avranno la possibilità di optare per una tassa sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali, pari al 25% delle imposte versate in Svizzera.
I beneficiari della nuova norma sono coloro che resiedono nei comuni italiani considerati “frontalieri” secondo il recente accordo tra Italia e Svizzera, datato 23 dicembre 2020. Un accordo che ha aumentato il numero dei comuni ritenuti di frontiera, permettendo così ai “nuovi frontalieri” di accedere al regime proposto dal Decreto Omnibus mentre, i “vecchi frontalieri”, potranno mantenere il vecchio sistema, garantendo così l’uguaglianza di trattamento.
Il decreto implica però anche il versamento obbligatorio di una quota di compartecipazione al servizio sanitario nazionale, di cui il 20% è detraibile dall’imposta sostitutiva dovuta.
Per poter usufruire di questa nuova opzione, il lavoratore deve soddisfare alcuni requisiti:
- aver lavorato come dipendente nei cantoni Grigioni, Ticino o Vallese per un datore di lavoro svizzero tra il 31 dicembre 2018 e il 17 luglio 2023,
- avere un reddito di lavoro dipendente tassato secondo l’art. 3 dell’Accordo
- essere residente in uno dei comuni indicati nell’elenco presente nel testo del decreto Omnibus.
L’opzione del regime fiscale scelto dovrà quindi essere specificata nella dichiarazione dei redditi e il pagamento dell’imposta sostitutiva devrà essere effettuato entro la scadenza del versamento delle imposte.