La Svizzera è il quarto mercato di esportazione per il Made in Italy e il terzo partner economico dell’Italia. A sottolinearlo è l’ambasciatrice svizzera a Roma, Monika Schmutz Kirgöz, in un’intervista concessa ad “Agenzia Nova”
Schmutz Kirgöz spiega che l’Italia esporta verso la Svizzera la stessa quota di beni che commercia con Cina, Brasile e India. Considerato però che la Svizzera è un paese con estensione territoriale molto più limitata rispetto agli altri tre citati, e che conta 90 milioni di abitanti, ci si rende ben presto conto dell’importanza che questo stato confinante abbia per l’export Made in Italy e per le attività commerciali e relazionali in genere.
In Svizzera, infatti, si concentrano il 40% degli scambi. L’ambasciatrice svizzera a Roma ha anche ricordato gli ottimi rapporti, di grande qualità e intensità che legano i due stati, confermati anche dalla visita amichevole del presidente Sergio Mattarella, lo scorso anno, a Berna.
Tra Svizzera e Italia, secondo l’ambasciatrice, le prospettive economiche per il futuro sono da considerarsi positive: “nel settore energetico, ad esempio, i contatti con l’amministrazione italiana da parte degli uffici Federali competenti sono frequenti e costruttivi”. Lo stesso discorso vale per i trasporti: “scambi su progetti bilaterali sono all’ordine del giorno. La Svizzera ha creato capacità importantissime di transito tra il nord ed il sud delle alpi costruendo le trasversali alpine e sono stati creati molti terminal di trasbordo delle merci nel Nord Italia”. Infrastrutture indispensabili per incentivare gli scambi di beni, ma anche di servizi. Il riferimento va al turismo sul quale la Confederazione svizzera sta investendo molto per valorizzare l’asse verso l’Italia.
L’importanza degli accordi bilaterali, dunque, diventa sempre più evidente anche prendendo in esame le cifre: l’interscambio di merci e servizi fra i due stati sfiora il miliardo di euro a settimana. In Svizzera vive la terza comunità italiana nel mondo. Decine di migliaia di frontalieri attraversano ogni giorno il confine per andare a lavorare in Ticino. L’italiano è una delle tre lingue nazionali. Cooperiamo sul fronte dei patrimoni culturali dell’Unesco condivisi fra i due Paesi e condividiamo 800km di confine.
“Molto lavoro, a più livelli, è stato fatto fra le autorità, le imprese private e la popolazione di entrambi i Paesi e sono fiduciosa che questo rapporto di profonda amicizia e collaborazione continuerà a esistere anche in futuro”, ha concluso l’ambasciatrice svizzera a Roma.