etrusca, come attestato da importanti ritrovamenti archeologici. Le tracce documentarie e bibliografiche, già dal medioevo, evidenziano l'importanza che rivestì l'enologia per la città e riferiscono che il periodo di maggior fama fu quello dei secoli dal sedicesimo al diciottesimo, al termine del quale si trovano le tracce del binomio "Vino Nobile": il primo documento che lo attesta è del 1766 e proviene dall’archivio dei Gesuiti di Montepulciano, oggi all'Archivio di Stato di Firenze. Il Comitato Nazionale Vini il 3 agosto del 2023 ha dato l’ok definitivo al testo del Disciplinare del Vino Nobile di Montepulciano “Pieve”, la nuova tipologia della prima Docg d’Italia che sarà in commercio così dal 1° gennaio 2025 con l’annata 2021. Lo studio storico della geologia e della geografia del territorio ha portato alla individuazione di 12 zone, definite nel disciplinare di produzione UGA (Unità geografiche aggiuntive), che saranno anteposte con la menzione “Pieve” in etichetta. La mia degustazione 29 vini del 2021; 12 riserve del 2020; 23 vini di annate diverse dal 2020 al 2016. 45 i produttori presenti ai tavoli con almeno 3 vini per ogni produttore. Ma ancora e molto interessanti sono stati i vini presentati e serviti da validissimi sommeliers alla cena di gala del 16 (chef stellato del Ristorante Il Silene di Roberto Rossi) e al pranzo del 17 Febbraio nella Fortezza, con il Catering di Massimiliano Cappelli. Nella scelta della Carta dei Vini figuravano: 16 Rosso DOC 2022; 28 Nobile DOCG dal 2020 al 2011; 30 Nobile DOCG tra Selezione e Riserva dal 2020 al 2008. I miei 12 assaggi TOP tra le vendemmie 2021 e Riserva 2020: Dei; Poliziano; Boscarelli; Manvi Arya; Tre Rose Santa Caterina; Le Bèrne; Poggio alla Sala; Lunadoro Querciolo; Carpineto; Le Bertille e Gracciano della Seta. 200 etichette per Chianti lovers & Rosso Morellino Da Montepulciano si è ritornati a Firenze. 250 giornalisti internazionali pronti a 200 etichette di oltre 100 aziende del territorio per l’edizione di Chianti Lovers & Rosso Morellino 2024, tenutasi alla Fortezza da Basso di Firenze Due diverse denominazioni: il Consorzio Tutela Morellino di Scansano nasce nel 1992 e diventa DOCG nel 2007. Oggi conta 220 soci con 1.500 ettari a vigneti distribuiti su un territorio di 65.000 ettari che coinvolge i comuni di Grosseto, Magliano, Campagnatico, Roccalbegna, Semproniano e Manciano. Altra storia per il Consorzio Vino Chianti (istituito nel 1927) che comprende 3.500 aziende vinicole che lavorano 15.000 ettari di vigneto per una produzione di 743.000 ettolitri nel 2022, che ha subito un calo del 30% (peronospera) per il 2023. La denominazione si distribuisce nelle province di Arezzo, Firenze, Pisa, Pistoia, Prato e Siena e da qui derivano le 7 diverse menzioni aggiuntive: Colli Aretini, Colli Fiorentini, Colli Senesi, Colline Pisane, Montalbano, Rùfina e Montespertoli. La mia degustazione personale Vediamo prima quella dei Morellino di Scansano DOCG della vendemmia 2023 (26 campioni) e quindi dei 10 campioni di Morellino di Scansano Riserva DOCG 2021. Nei vini del 2023 troviamo fruttuosità, freschezza, giusta acidità con tannini equilibrati che mettono già in evidenza lo stile della denominazione. La Riserva 2021 invece ha già una sua personalità perché dona in giusta combinazione armonia, acidità e sapidità, elementi tipici del Morellino con anche una struttura importante. I 10 migliori assaggi della 2023: Antonio Camillo; Bruni; Fattoria Le Pupille; Cantina di Scansano Roggiano e Vignabenefizio; Massi di Mandorlaia; Moris Farm; San Felo; Terenzi e Val delle Rose Famiglia Cecchi. Per le Riserve 2021 segnalo: Alberto Motta; Fattoria Le Pupille; Mantellassi e Santa Lucia. La degustazione dei 145 Chianti DOCG 2023 (Chianti 47), Colli Aretini, Colli Senesi e Montalbano 2023 (10), Colli Fiorentini 2022 (9), Montespertoli 2022(5), Rùfina 2022 (7) e Chianti Superiore 2022 (17), e infine i Chianti Riserva 2021 (50). L’immenso territorio in esame con tutte le variabili: altitudini, terreni, anni dei vigneti, piogge, temperaLa Rivista · Giugno 2024 82
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