La Rivista

sto numeri davvero significativi: 211 le aziende partecipanti, 773 i vini in degustazione (537 nella degustazione tecnica per la stampa più i campioni presenti ai banchetti delle aziende), 2000 gli operatori di settore e 350 i rappresentanti della stampa accreditati, a cui quest’anno di aggiungono anche 460 appassionati, a cui la manifestazione ha aperto le porte il 16 febbraio. Il quaderno di degustazione prevedeva 537 assaggi così suddivisi: CH. CL. DOCG (dal 2022 al 2016) 214 campioni; CH. CL. DOCG RISERVA (dal 2022 al 2015) 172 campioni; CH. CL. DOCG GRAN SELEZIONE (dal 2021 al 2015) 151 campioni. 537 campioni che moltiplicati x 6 bottiglie per ognuna formavano un totale di 3.222 bottiglie in file da 6 di cui ben 2148 aperte a disposizione dei degustatori di ogni parte del mondo. Le altre chiuse per eventuali problemi di tappo, ecc. Nel giro di un giorno e mezzo di assaggi, con l’ausilio di sommeliers professionisti e l’alto livello dei vini delle annate del CH. CL. DOCG delle annate dal 2022 al 2021 (166 campioni) mi permettono di segnalare 15 aziende con punteggi superiori ai 93/100: Casa Emma; Castello di Volpaia; Fèlsina; Ormanni; Principe Corsini; Riecine; Tenuta di Bibbiano; Tolaini Vallenuova; Casa al Vento; Castello di Radda; Fattoria La Ripa; Lamole di Lamole Due Lame; Nittardi Vigna Doghessa; Rignana; Rocca di Montegrossi. Delle RISERVE del CH. CL. DOCG della vendemmia 2019 (40 campioni) segnalo 10 aziende con punteggi superiori ai 93/100: Badia a Coltibuono; Borgo Scopeto Vigna Misciano; Casale dello Sparviero; Colle Bereto; Fattoria Le Fonti; Frescobaldi Tenuta Perano; Panzanello; Renzo Marinai; San Leonino; Tenuta Casenuove. Tra i 51 campioni della GRAN SELEZIONE DOCG 2020 (davvero molto equilibrata e di gran classe) segnalo: Castello di Ama San Lorenzo; Castello di Volpaia Il Puro; Vicchiomaggio Le Bolle; Cecchi Valore di Famiglia; Fèlsina Colonia; Querceto di Castellina Sei; Ricasoli Castello di Brolio; Ruffino Riserva Ducale; Tenuta di Bibbiano Montornello; Tolaini Vigna Montebello Sette. Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano L’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano ha raggiunto con il 2024 un importante traguardo, i 30 anni. Era infatti il 1994 quando i produttori si riunirono per raccontare l’annata alla stampa e agli operatori. Da allora numerosi cambi di sede, dalla sala del Consiglio Comunale ad una tensostruttura in Piazza Grande, arrivando da pochi anni in Fortezza, la casa del Vino Nobile di Montepulciano. Quest’anno la manifestazione organizzata dal Consorzio ha visto un cambio di passo. “Con la sua lunga storia l’Anteprima del Vino Nobile quest’anno abbiamo voluto promuovere dei focus già a partire dalle giornate per gli operatori per chiudere con la giornata dedicata della stampa del mondo” ha commentato il presidente del Consorzio: Andrea Rossi. Il patrimonio “Nobile” Un miliardo di euro circa. È questa la cifra che quantifica il Vino Nobile di Montepulciano tra valori patrimoniali, fatturato e produzione. Una cifra importante per un territorio nel quale su 16.500 ettari di superficie comunale, circa 2.000 ettari sono vitati. Di questi 1.102 sono gli ettari iscritti a Vino Nobile di Montepulciano Docg, mentre 214 gli ettari iscritti a Rosso di Montepulciano Doc. A coltivare questi vigneti oltre 250 viticoltori (90 gli imbottigliatori dei quali 81 associati al Consorzio dei produttori). Questo territorio è noto per la produzione di vino fin dall'antichità La Rivista · Giugno 2024 81

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