La Rivista

ITALIANITÀ PLURALE Analisi e prospettive elvetiche Il volume raccoglie 48 contributi, preceduti da una introduzione delle curatrici e del curatore. L’intento dell’opera, alla quale hanno partecipato 27 autrici ed autori, è di presentare un quadro il più possibile articolato, ma senza pretesa di esaustività, del complesso mondo formato dalle persone e delle culture italofone presenti in Svizzera. Gli articoli, perlopiù brevi, sono raggruppati in cinque capitoli intitolati I. Politica linguistica, II. Cultura, III. Identità, IV. Associazionismo, V. Immigrazione. Un’immagine molto varia e cangiante Come annuncia l’introduzione, il volume propone qualche pista di indagine con temi ancora poco conosciuti. Per confermare la rilevanza della tematica può essere utile ricordare chi sono e quante sono le persone italofone in Svizzera: innanzitutto sono le persone italofone residenti nel Ticino e nelle valli di grigionesi di lingua italiana (320'000). Aggiungendo l’immigrazione di lingua italiana e la diaspora dell’italofonia indigena, il numero raddoppia. In cifre assolute, in tutta la Svizzera secondo i dati del 2021 vivono 672'000 italofoni, cioè il 7,9 % della popolazione. Tali dati contrastano con l’opinione diffusa secondo cui la lingua italiana in Svizzera sarebbe in calo, e secondo alcune voci a rischio quasi di estinzione per via della presunta “tedeschizzazione” del Canton Ticino. È vero però che le lingue nazionali tendono a perdere d’importanza rispetto all’inglese, che del resto è oramai sempre più lingua franca non solo in Svizzera. In ogni modo, la questione linguistica non è il solo criterio per definire l’italianità, che è un aspetto dell’identità individuale e collettiva, collegata a sua volta alle zone linguistiche italofone situate in Svizzera e alle persone che da lesse provengono, nonché ai territori dai quali sono arrivate e continuano ad arrivare le persone immigrate dall’Italia nel corso di più fasi storiche. In più di un contributo viene espressa l’idea che il tema dell’italianità odierna si inserisce nel contesto della dinamica europea e della mondializzazione (p. 18), tanto che “la globalizzazione ha banalizzato la problematica dell’origine e delle frontiere” (p. 84): tesi sulla quale varrebbe la pena di discutere. In realtà, leggendo i contributi su temi ancora relativamente nuovi e meno conosciuti, si materializza un’immagine molto varia e cangiante della presenza italofona in Svizzera, specialmente riguardo all’immigrazione più recente di persone con profili alti di qualifica, che spesso vedono sé stesse e vengono viste come expats che si spostano La Rivista Cultura di Cristina Allemann-Ghionda La Rivista · Marzo 2024 56

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