La Rivista

I NUMERI Lorenzo Tomasin, nato a Venezia nel 1975, è dal 2012 ordinario di Storia della lingua italiana e poi di Filologia romanza all’Università di Losanna; dal 2021 insegna anche Storia della lingua italiana alla Scuola Normale Superiore di Pisa, dove si era laureato e addottorato. Abilitato in Romanische Philologie all’Università del Saarland, in Germania, ha insegnato dal 2006 al 2012 all’università Ca’ Foscari di Venezia. È socio dell’Accademia della Crusca, dell’Accademia dell’Arcadia e dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti. Ha codiretto la Storia dell’italiano scritto (6 volumi, Carocci, 2014-2021), e codirige il Vocabolario storico-etimologico del veneziano. Si occupa di storia linguistica e di linguistica storica con riferimento alle lingue romanze in generale, all’italiano e al veneziano in particolare. Tra i suoi libri più recenti, L’impronta digitale. Cultura umanistica e tecnologia (Carocci, 2017), Il caos e l’ordine. Le lingue romanze nella storia della cultura europea (Einaudi, 2019), Europa romanza. Sette storie linguistiche (Einaudi, 2021), Prima lezione di romanistica (Laterza, 2023). È membro della Giuria dei Letterati del Premio Campiello letteratura. Fin da ragazzo ha coltivato quello che, per un certo periodo, è diventato un secondo mestiere, o meglio un’attività parallela: il giornalismo. Ancora minorenne ha cominciato a collaborare con piccoli giornali locali, scrivendo di cronaca o di temi culturali. Poi, l’incontro con un grande giornalista, Riccardo Chiaberge, allora responsabile del Domenicale del Sole-24oreche gli propose di collaborare con il Domenicale. Ha iniziato nel 2001, e non ha più smesso. Lorenzo Tomasin Nata in S. Julien en Genevois, Francia, il 3 agosto 1983, ha frequentato il Liceo classico Gallileo Galliei prima a Pisa (1998-2000) e poi il Liceo classico Galileo a Firenze (2000-2001). Negli stessi anni, sempre a Firenze è iscritta alla Scuola del Balletto di Toscana con borsa di studi, Nel 2002 ottiene il diploma da ballerina professionista della Scuola del Balletto Wiener Staatsoper con borsa di studi, di Vienna. Dal 2002-2003 è Junior nella compagnia del Balletto della Wiener Staatsoper. Dal 2003 al 2009 è nel Corpo di Ballo del Royal Ballet of Flanders (KBVV), Anversa (Belgio), nel quale è semisolista dal 2008 al 2009. Dal 2009 ad oggi, danza nel Ballet Zürich, come solista dal 2009 al 2018 e come Prima Ballerina dal 2018-oggi. Nel 2000 è finalista della competizione internazionale "E. Polyakov", Grassina, Firenze. Nel 2002 ottiene il Premio d’oro della competizione internazionale "Eurocity", Castiglioncello, Livorno. Nel 2013, riceve il Premio Giuliana Penzi per la Danza, come migliore ballerina italiana in ambito internazionale. Nel 2017, le viene assegnato il Premio degli amici del Ballet Zürich. L’anno successivo le spetta il riconoscimento per l’ Outstanding performance by a female dancer of the year 2018, Dance Europe. Riconoscimento che le viene confermato anche per l’anno 2022. Nel 2023 è designata Dancer of the year 2023. Parla Italiano (madre lingua) e un eccellente inglese, francese, spagnolo, e tedesco. “Io sono la musica quando ballo; i miei muscoli, tendini, ossa, sono tutti atti a render servizio alla musica. Non dovrebbe esserci un corpo che balla in musica, ma piuttosto un corpo che rappresenti la musica stessa. È così che ho sempre vissuto la danza”. Giulia Tonelli La Rivista · Marzo 2024 37

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