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La Rivista La Dieta rivista Nello scorso numero ho raccontato le diverse risorse che l’alimentazione ci mette a disposizione per rimanere sani, belli e “funzionali” a lungo e pochi giorni prima di scrivere questo articolo sono stata invitata a partecipare alla bellissima conferenza “Positive Nutrition” che ha ripreso molti di quei temi. Quando si dice il caso… Tra i miei “venticinque lettori” (troppo? Ok, facciamo duevirgolacinque) qualcuno si ricorderà che ho più volte menzionato il fatto che la parola “dieta” deriva dal termine greco “diàita”, ossia “arte di vivere”. Il termine stesso, quindi, non possiede nulla, nel suo significato originario, del carattere restrittivo che gli abbiamo affibbiato negli ultimi 60-70 anni. Ogni volta che si sente o si legge la parola dieta, infatti, siamo indotti a pensare che dobbiamo togliere, evitare, eliminare, restringere. E invece. Invece, la verità è che uno stile di vita sano comprende tutti i cibi, tanti cibi, preferibilmente gustosi e “veri”. Il problema è che, oggi, la maggior parte delle persone si limita ad assumere pochi alimenti, ripetuti ancora e ancora, scelti con criteri non sempre adatti a garantire la salute: velocità di preparazione, costo, pubblicità, poche calorie. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: il tasso di obesità nel mondo è raddoppiato negli ultimi 30 anni; nei bambini e ragazzi è addirittura quadruplicato e con l’obesità si sono diffuse tutte le malattie croniche ad esse legate, in primis il diabete di tipo 2, ma anche le patologie cardiovascolari, problemi respiratori come la dispnea notturna, disturbi del sistema osteoarticolare (sì, anche l’osteoporosi) e della sfera psicologica (sì, anche la depressione). E quindi? Come si fa a contenere questa pandemia, che non rovina solo la qualità di vita di più di un miliardo di persone al mondo, ma rappresenta anche un problema economico e sociale? Evidentemente, le diete di restrizione non sono servite a granché, così come non è servito aumentare sempre più l’offerta di cibi senza zuccheri, senza grassi e senza gioia (ho scritto anche su questo, se ricordate). La nuova “genialata” che è stata introdotta in Francia e Germania, presa inizialmente in considerazione ma ora messa in discussione in Svizzera e (per fortuna!) osteggiata il tasso di obesità nel mondo è raddoppiato negli ultimi 30 anni (l’immagine riproduce un’opera di Fernando Botero, Picnic, 2001) LA NUTRIZIONE POSITIVA di Tatiana Gaudimonte La Rivista · Giugno 2024 72

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