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La Rivista Elefante invisibile* Maschile… Femminile… L’impossibile separazione tra biologia, cultura e ideologia di Vittoria Cesari Lusso Biologia & ideologia Tra le forme moderne di negazionismo che dilagano in alcuni ambiti della società contemporanea c’è l’idea che le differenze biologiche tra donne e uomini siano ormai irrilevanti. Ciò corrisponde alla credenza che le caselle maschio e femmina che da sempre strutturano la società umana non siano altro che il retaggio di forme arcaiche e oscurantistiche di organizzazione sociale del tutto arbitrarie che occorre abbandonare. Continuare a tenerne conto è dunque retrogrado. Tutto questo in nome di una proclamata nuova libertà: la libertà individuale di scelta sul piano dell’identità sessuale donna/uomo, che prevede anche la libertà di definirsi attraverso categorie alternative del tipo non-post-binari, fluttuanti, trans-identitari ... Tale corrente ideologica non si limita a contestare gli stereotipi e le pratiche sociali e culturali che hanno fondato storicamente i ruoli di uomini e donne e che hanno giustificato per secoli il dominio della parte maschile del cielo (come si diceva nel Sessantotto), ma vorrebbe imporre la libertà di rimuovere la categorizzazione di partenza che distingue gli esseri umani in maschi o femmine. I vari media e social, come sempre interessati a fare audience attraverso contenuti sconcertanti, fungono spesso da megafono a tali idee, contribuendo a celebrare come nuovi eroi coloro che esaltano l’immagine di un superamento degli schemi maschile-femminile in nome, appunto, di nuove libertà non più condizionate dalla biologia. È così che figure come il cantante svizzero Nemo vincitore del concorso eurovisione della canzone 2024 è asceso all’Olimpo delle celebrità planetarie in virtù (dicono) di eccelse doti artistiche, ma anche (mi viene da dire) per il suo impatto trasgressivo, che suscita l’ebbrezza del “tutto è possibile”. Intendiamoci bene, non sto negando che una società degna di essere * Una vecchia leggenda indiana narra di un elefante che pur muovendosi tra la folla con la sua imponente mole passava comunque inosservato. Come se fosse invisibile ... il cantante svizzero Nemo vincitore del concorso eurovisione della canzone 2024 è asceso all’Olimpo delle celebrità planetarie in virtù (dicono) di eccelse doti artistiche, ma anche (mi viene da dire) per il suo impatto trasgressivo, che suscita l’ebbrezza del “tutto è possibile”. La Rivista · Giugno 2024 36

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