La Rivista

La Rivista Il Belpaese La bellezza abita sul Lario Passeggiata fra le vie di Como, dove convivono le suggestioni del passato e l’invasione turistica indotta dall’Effetto Clooney. Per secoli, grazie alle memorie scolastiche condivise, quando alle orecchie degli italiani giungeva la parola “Como”, il pensiero richiamava per inevitabile automatismo «Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi» e così via. In realtà quello reso celebre dal Manzoni è l’altro ramo del lago, quello sud-orientale, che a Lecco si restringe preparando il deflusso del fiume Adda verso il suo sbocco nel Po. L’altro dei due rami meridionali del lago, quello occidentale, termina proprio sulle rive della città che dà il nome al Lario. È la celebrità, bellezza: quello che ormai viene definito universalmente “Effetto Clooney”, in discussione equilibri e dinamiche di luoghi che a lungo sono stati destinazione privilegiata per la villeggiatura estiva dei milanesi e meta di un turismo nordico tutto sommato d’élite. (foto: Monica Pini) di Nico Tanzi La Rivista · Giugno 2024 31

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