La Rivista

“Periferia urbana con visione chiaramente centrale” Una vicenda dal forte sapore simbolico, come capita spesso di trovarne scorrendo le cronache del passato cittadino. Quando nel 1991 un rogo doloso distrusse uno degli edifici simbolo della città, il Petruzzelli, uno dei quattro teatri più importanti d’Italia nonché lo spazio teatrale privato più grande in Europa, in molti riandarono col pensiero all’ultima opera andata in scena nell’edificio: la Norma di Vincenzo Bellini, la cui vicenda, come in un funesto, terribile presagio, si conclude proprio con un grande incendio. Per fortuna la ricostruzione del Petruzzelli, polemiche finanziarie a parte, è giunta a buon fine, e dal 2009 il teatro è tornato in attività. La prossima stagione, a fine gennaio, sarà inaugurata da un nuovo allestimento del Fidelio di Beethoven, per la regia di Joan Anton Rechi e la conduzione di Stefano Montanari. Restando in ambito artistico, merita un accenno la più importante collezione pubblica di arti figurative della Regione, custodita nella Pinacoteca Corrado Giaquinto, anch’essa sul Lungomare. Fra i nomi in mostra spiccano i quattrocenteschi Bartolomeo Vivarini e Giovanni Bellini e una grande tela del Tintoretto, San Rocco e gli appestati. In occasione dei mondiali di calcio nel 1990, lo stadio firmato da Renzo Piano e ribattezzato “l’astronave” venne accolto da tanti come un simbolo di rinascita. Fra i segnali di dinamicità che sembrano caratterizzare le amministrazioni più recenti, c’è un progetto che sembra esserne la prosecuzione ideale: il Tondo di Carbonara, una sorta di rambla ideata dall’urbanista spagnolo Oriol Bohigas con abitazioni per cinquemila persone da realizzare proprio a ridosso dello stadio. Il comune ha di recente ripreso la proposta di delibera, quattordici anni dopo il progetto originario. Se questa “periferia urbana con visione chiaramente centrale”, come l’aveva definita Bohigas, andrà in porto, un segno urbanistico ancora più forte si aggiungerà a quelli che già oggi definiscono nettamente la città di Bari. Tanti gli entusiasti, altrettanti gli scettici. Sapremo presto chi prevarrà. Lo stadio firmato da Renzo Piano e ribattezzato “l’astronave” costruito In occasione dei mondiali di calcio nel 1990 La Rivista Il Belpaese I vicoli di Bari vecchia. Un tempo considerato luogo a rischio di scippo oggi sono il punto di partenza di tutti i percorsi turistici cittadini: il quartiere è diventato il baricentro della movida notturna, si è riempito di locali, ristoranti e negozietti di souvenir La Rivista · Dicembre 2023 40

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