La Rivista La Dieta rivista Sono andata a sfogliare l’archivio degli articoli scritti per questa rubrica e mi sono accorta che due anni fa ne pubblicammo uno dal titolo “Who wants to live forever?” Da allora, il tema della longevità è diventato sempre più presente, sia nell’opinione pubblica che nel mio lavoro. È quindi ora di riprendere il discorso dove lo avevo lasciato. Diciamoci la verità: il segreto per vivere a lungo non è un segreto. Dati alla mano, grazie a migliori misure igieniche, cure mediche e più accesso al cibo, viviamo il doppio, rispetto a poche generazioni fa (77 anni in Europa, 83 in Svizzera, contro i rispettivi 36 e 40 del 1870) e le previsioni dicono che la vita media si allungherà di un’altra decina d’anni entro il 2050. C’è chi si spinge a dire che il bambino che vivrà fino a 150 anni sia già nato. Il tema, quindi, non è quanto a lungo vivremo, ma come vivremo l’ultima parte della nostra vita. Ad oggi, dopo i 65 anni la maggior parte delle persone deve assumere almeno un farmaco in maniera cronica, dopo i 75 anni almeno due, senza contare la perdita di funzionalità, fisica e mentale, che riduce la possibilità e/o la voglia di svolgere quelle attività che rendono la vita degna di essere vissuta. La Blue Zone della Calabria Sicuramente avrete sentito parlare di quella serie che tratta delle Blue Zones, quelle piccole aree in giro per il mondo (Giappone, Costa Rica, Sardegna ecc.) in cui la percentuale di centenari è sensibilmente maggiore. Bene, ciò che in quella serie non viene ricordato è che già negli anni ’50 un medico americano aveva identificato un’area in cui la popolazione viveva più a lungo e moriva molto meno di malattie cardiovascolari. Quella zona era un paesino della Calabria e quel medico era Ancel Keys, il padre della Dieta Mediterranea, che guarda caso, dopo essersi stabilito negli anni ’60 a Poggi, nel Cilento, morì centenario. Qualcuno direbbe: “Coincidenze? Io non credo”. I principi fondamentali di quello stile di vita che, oggi, è anche patrimonio Unesco e che è stato certificato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come necessario a prevenire l’insorgenza delle malattie non trasmissibili (leggi: malattie legate allo stile di vita e all’età, come infarto, ictus, diabete di tipo 2, osteoporosi, Alzheimer ecc.), sono gli stessi, o comunque sovrapponibili, a quelli che si trovano in queste “zone magiche”, dove la vita è non solo più lunga, ma anche più piacevole da vivere. Bene, se andate ad osservare la piramide della dieta mediterranea (la trovate facilmente sul sito della Fondazione Dieta Mediterranea), noterete due cose. Le previsioni dicono che la vita media si allungherà di un’altra decina d’anni entro il 2050. C’è chi si spinge a dire che il bambino che vivrà fino a 150 anni sia già nato DIETA E LONGEVITÀ di Tatiana Gaudimonte La Rivista · Marzo 2024 80
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