un disastro, sia dalla parte del pubblico parigino che, sconvolto dalle “novità”, imbarazzato, stordito, viene per deridere le opere, sia dalla parte della critica, tutt’altro che entusiasta. Il 25 aprile 1874, mentre l’esposizione è in corso, Louis Leroy pubblica su Le Charivari un feroce, ma mirabile articolo critico, in cui finge di commentare i quadri della mostra dialogando con un certo Joseph Vincent, un immaginario pluripremiato paesaggista in una specie di folle catalessi contro il gruppo dei giovani artisti dotati di coraggio al limite dell’incoscienza. In quell’occasione, lasciando presagire il disastro e scegliendo il titolo dell’articolo, Exposition des Impressionistes, Mostre degli impressionisti e post-impressionisti in Italia • Dal 30 marzo al 28 luglio 2024 il Museo Storico della Fanteria a Roma celebra con la mostra Impressionisti, l’alba della modernità, i centocinquant’anni dell’Impressionismo francese. Sono esposte circa duecento opere provenienti da collezioni private. La rassegna intende documentare le origini e la storia del movimento artistico nato in Francia a metà dell’Ottocento e ufficialmente riconosciuto come tale il 15 aprile 1874, in occasione della prima esposizione parigina, organizzata nello studio del fotografo Nadar. In mostra, richiami dei grandi maestri dei primi artisti impressionisti, come Jacques-Louis David, Théodore Géricault e Gustave Courbet, e quelli alla École de Barbizon, fino al post-Impressionismo, con opere di Henri de Toulouse-Lautrec, André Derain, Raoul Dufy e Maurice de Vlaminck. • Claude Monet è il protagonista della primavera padovana. Dal 9 marzo al 21 luglio 2024 cinquanta opere prestate dal Musée Marmottan Monet di Parigi ripercorrono la storia di uno dei più grandi artisti di sempre. Le opere, esposte al Centro Culturale Altinate | San Gaetano, sono proprio quelle conservate al Marmottan (…) opere a cui Monet teneva di più, le “sue” opere, quelle che l’artista ha conservato gelosamente nella sua casa di Giverny fino alla morte, da cui non ha mai voluto separarsi. A Padova sono esposti capolavori quali Ritratto di Michel Monet con berretto a pompon (1880), Il treno nella neve. La locomotiva (1875), Londra. Parlamento. Riflessi sul Tamigi (1905), oltre a tutte le opere di grandi dimensioni come le eteree Ninfee (19171920) e gli evanescenti Glicini (1919-1920). Alferd Sisley, Regatta in Hampton Court, 1874, olio su tela; Fondazione E.G. Bührle, Zurigo La Rivista Cultura La Rivista · Marzo 2024 66
RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ1NjI=