La Rivista

te moderni e non basati su stili storici, apparentemente nessun designer americano poté soddisfare i requisiti per la partecipazione alla mostra. Negli anni Trenta, tuttavia, gli Stati Uniti si affermarono come centro leader dell'Art Déco, con la loro interpretazione distintiva dello stile che influenzò l'architettura, il design e la cultura popolare del Paese. E venne esportata nel resto del mondo. Anche qui, lo stile influenzò molti campi creativi e trovò maggior espressione nel design di locomotive, grattacieli, tavole calde, jukebox, display pubblicitari, e arredamenti interni. La Grande Depressione del 1929 portò effetti devastanti a livello internazionale. Sgonfiò le economie e lo spirito vivace della gente. Di conseguenza, lo stile glamour dell'Art Déco e la nozione di eccesso e opulenza che lo caratterizzavano lasciarono spazio a un nuovo stile, più elegante e meno sfarzoso, noto come Streamline Moderne. Il nuovo stile rifletteva il fascino dell'epoca per la velocità, l'efficienza e la modernità e si ispirava ai progressi dei trasporti e del design industriale. Alla fine, l'inizio della Seconda Guerra Mondiale e la successiva ascesa del modernismo fecero passare di moda l'Art Déco. Cosa influenzò l'Art Déco Per quanto abbia ricevuto un riconoscimento internazionale con l'esposizione del 1925 a Parigi, il movimento Art Déco nacque in seguito alla rivoluzione industriale. Fu una risposta all'età della macchina e all'estetica industriale e della modernità. Lo stile Art Déco emulò infatti le caratteristiche aerodinamiche, le linee rette, le forme audaci e le superfici metalliche, tipiche di una società che si stava industrializzando. Lo stile venne influenzato da navi, automobili, grattacieli e treni; da materiali industriali moderni come metalli lucidi e plastiche dure. Lo stile Art Déco unì insieme anche elementi di movimenti artistici precedenti e contemporanei, creando una miscela di varie influenze stilistiche: i principali furono l'Art Nouveau, lo stile delle stampe giapponesi, il movimento olandese Stijl, e il futurismo italiano. L'Art Déco presentava diverse sovrapposizioni artistiche con l'Art Nouveau, il movimento che lo precedette. Ne sono un esempio l’uso di versioni semplificate di persone e animali, raffigurati in modo astratto e stilizzato; l’uso di linee per suggerire il movimento e l'energia, sebbene le forme dell'Art Déco fossero più angolari e direzionali rispetto a quelle dell'Art Nouveau; l'uso di forme tratte dal mondo naturale e di forme curve. Dalle stampe giapponesi, l'Art Déco adottò l'uso di disegni piatti e semplificati; l'uso di forme pulite e audaci; l'uso di composizioni ritagliate; l'adozione dei principi di eleganza e moderazione. La sovrapposizione con il Cubismo è evidente nell'uso di blocchi e forme geometriche; frammenti angolari; con l'intento di trasmettere un'estetica pulita e industriale. L'uso di colori decisi e linee rette derivò dal movimento olandese De Stijl. Mentre il futurismo italiano trasmise all'Art Déco l'amore per la macchina, l'invocazione della velocità, dell'energia e del movimento. Anche la tradizione artistica antica e storica influenzò in modo significativo lo stile dell'Art Déco. Ad esempio, l'arte egizia, con motivi decorativi come sfingi, piramidi, scarabei, gatti, e l'arte indigena dell'America centrale, con forme e motivi decorativi Maya e Aztechi, fornirono forti spunti ai codici del design Art Déco. Orologi Art Déco Diverse caratteristiche dell'Art Déco influenzarono il design degli orologi negli anni Venti e Trenta. Marche orologiere come Longines, Cartier, Bulova, Patek Philippe, Elgin e Jaeger LeCoultre adottarono i codici del design Art Déco e crearono orologi iconici, rimasti senza tempo e oggi molto ricercati dai collezionisti. I tre orologi da polso che seguono esemplificano i codici estetici del movimento Art Déco: il Bulova Gladiator, il Longines Coronation King George VI e lo Jaeger Lecoultre Reverso. Tutti e tre incarnano il senso di lusso e glamour tipico del periodo Art Déco. Il Reverso, in particolare, continua ad essere ammirato per la sua semplicità, armonia ed eleganza stilistica. Opulenza decorativa Il Bulova Gladiator venne introdotto nel 1930 (Fig. 2), all'apice del movimento Art Déco. Il suo design geometrico e simmetrico e i suoi sofisticati elementi decorativi esprimono in pieno l'opulenza decorativa dello stile Art Déco. La cassa presenta linee pulite e una distinta forma tonneau con un design a gradini, smussato e curvo; sofisticate incisioni di motivi Art Déco ornano i lati della cassa. Il quadrante comprende numeri stilizzati che riflettono le tendenze tipografiche audaci e decorative del periodo. Inoltre, l'orologio utilizza materiali di qualità, come l'oro e l'argento, e presenta una meticolosa lavorazione artigianale. Il Bulova Gladiator presenta anche La Rivista · Giugno 2024 55

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