L’ultima analisi di TEHA Club “Gli impatti della Trumponomics sulle filiere industriali” fotografa gli effetti della nuova politica commerciale statunitense sull’economia italiana ed europea. Automotive, militare e sicurezza i punti forti di Corrado Bianchi Porro superiore ai 5,9 miliardi registrati nel 2024. L’Italia figura tra i Paesi europei col maggiore avanzo commerciale verso gli Stati Uniti: 38,9 miliardi di euro nel 2024, una cifra più che raddoppiata nell’ultimo decennio. I settori trainanti – macchinari, farmaceutico, automotive, moda e agroalimentare – sono tra i più vulnerabili ai dazi. Nonostante questo, l’impatto complessivo resta gestibile: la perdita potenziale di export oscilla fra 9 e 6,7 miliardi di Euro, pari all’1,1% del totale. Una quota che, grazie alla forte diversificazione geografica può essere ridistribuita verso altri mercati. Durante ogni edizione del Forum a Cernobbio, vengono proposti dei sonQuesta ha già portato a un incremento senza precedenti dei dazi, colpendo settori chiave come automotive, farmaceutico, meccanica e agroalimentare. Per l’Italia, secondo Paese più colpito nell’UE dopo la Germania, l’impatto stimato ammonta a circa 9 miliardi di Euro: in uno scenario in cui le imprese siano disposte ad assorbire parzialmente l’incremento dei costi, la contrazione dell’export si ridurrebbe, pur restando significativa, a circa 6,7 miliardi di Euro, pari all’1,1% delle esportazioni italiane globali. Il costo per l’Europa è comunque elevatissimo: l’onere tariffario stimato è di 75,8 miliardi di Euro l’anno, un valore 13 volte La Rivista Italiche Il televoto al convegno di Cernobbio di settembre La Rivista · Giugno - Settembre 2025 4
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