… ma anche delle derive narcisistiche Negli ultimi decenni molti neuropsi- chiatri e psicologi hanno lanciato un grido di allarme: attenzione, non viviamo più all’epoca descritta dagli studi psicanalitici del passato, nei quali il senso di colpa, il complesso di inferiorità, le angosce di castrazione e l’oppressivo controllo sociale occupavano una posizione centrale nella teorizzazione e nella cura dei disagi dello sviluppo psicoaffettivo (e anche cognitivo) della persona. La patologia imperante nella nostra epoca è rappresentata dalle derive del narcisismo. Sempre più giovani e meno giovani fanno di sé stessi il centro esclusivo del proprio interesse e compiacimento, riuscendo con facilità a fregarsene di cosa dicono agli altri. I despoti di ogni età si stanno moltiplicando. Constato a questo punto che la tematica del narcisismo meriterebbe uno spazio più ampio di quello che mi rimane a disposizione. Mi ripropongo pertanto di parlarne più diffusamente nel prossimo numero. Per terminare, mi viene voglia di proporre un’altra conclusione della storiella citata: nella vita non si può evitare di tenere conto di cosa ch’a dis la gent (e ciò non è sempre male), ma sarà anche necessario, man mano che passano gli anni, non trascurare la crescita interiore onde sviluppare il sufficiente distacco che permette di discriminare le critiche ingiuste da quelle costruttive. Allora, forse, si sarà in grado di decidere da soli, senza nuocere al prossimo. Il bisogno imperante di like, un bisogno spasmodico di consenso ormai dilagante La patologia imperante nella nostra epoca è rappresentata dalle derive del narcisismo La Rivista · Giugno - Settembre 2025 55
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