La Rivista Il Belpaese ambienti dell’imprenditoria genovese era figlio di Angelo Invernizzi, il costruttore che negli anni ’40 realizzò il grattacielo di piazza Dante a Genova su progetto di Marcello Piacentini ed esponente della corrente architettonica razionalista degli anni Trenta del Novecento. In famiglia, oltre all’architettura, c’era l’arte. Lino Invernizzi ne era appassionato, ha comprato un considerevole numero di opere importanti. Nel 2002 la vedova, Maria Teresa Dané, ha donato una parte della collezione del marito alla città di Imperia. La collezione è stata scelta accuratamente da esperti secondo un filone artistico ben preciso e comprende opere di artisti come Victor Vasarely, Mario Radice, Robert e Sonia Delaunay, Enzo Morlotti, Josef Albers, Marino Marini, Frantisek Kupka, Lucio Fontana («Attese» e «Concetto Spaziale»), Piero Dorazio, Vittorio Tavernari, Carlo Nangeroni, Piero Manzoni (un «Achrome»), Renato Birolli, Max Bill, Alberto Biasi. 12 anni dopo, alla morte di Maria Teresa Danè, vedova Invernizzi, la collezione è arrivata a Villa Faravelli ed è entrata a far parte dell'allestimento a partire dal 2016, quando la villa è diventata la sede del M.A.C.I., il Museo di Arte Contemporanea. Dal 2005, il Comune di Imperia ha destinato Villa Faravelli a eventi culturali e mostre d'arte. La prima mostra ospitata è stata dedicata all'artista tedesco Georg Baselitz (che vive non lontano, a Capo Berta), di cui un’opera, L’aquila, è ancora esposta nella nicchia centrale dell’atrio, di La Rivista · Giugno - Settembre 2025 48
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