La Rivista

A colloquio con Nicola Pini sindaco di Locarno 100 anni dopo non si può prescindere dallo spirito di quel Patto di Giangi Cretti Il sorriso con il quale il sindaco mi accoglie nel suo ufficio, al terzo piano di Palazzo Marcacci, sa di apertura, di disponibilità. Lo accompagna con un invito ad affacciarmi sulla Piazza sottostante: iconica, quanto meno al pari di quella di Bologna celebrata anche da una canzone di Lucio Dalla; internazionale senza pari, grazie al Festival del film. Sul lato opposto, c’è il palazzo che ospita la sede della Società Elettrica Sopracenerina. Antica e predestinata sede del Governo cantonale, in un’epoca, fra il 1821 e il 1881, in cui la capitale della Repubblica del Cantone Ticino, prima di accasarsi definitivamente a Bellinzona, era itinerante e, a turno, spettava anche a Lugano e, appunto, a Locarno. Mi accoglie così, con questi riferimenti urbanistici, che sanno tanto di amore per la storia. Apprenderò, durante la nostra lunga chiacchierata, che la sua formazione accademica è culminata con una laurea in Storia e scienze politiche all’Università di Losanna. Oggi, seppur abbia da poco doppiato il capo dei quarant’anni, è Sindaco di Locarno e a livello cantonale vanta una carriera politica corroborata da 10 anni trascorsi in Gran Consiglio, che ha presieduto. Con lui, prendendo a pretesto i 100 anni del Patto di Locarno, intendo capire quanto di quello che viene ancor oggi chiamato lo ‘Spirito di Locarno’ aleggi sopra e dentro la città. Frugo dentro ormai remoti ricordi scolastici, e gli confesso che ero rimasto ancorato alla convinzione che la Prima Guerra Mondiale si fosse conclusa con il Trattato di Versailles. Semmai, subito puntualizza Pini, quel patto, più che chiudere la Prima, ha creato i presupposti che hanno aperto la strada per lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Non possiamo ignorare infatti che la “pace imposta”, come è stata anche definita quella concordata a Versailles, sia stato un atto con il quale i Paesi vincitori hanno umiliato in maniera netta i Paesi sconfitti, generando tutta una serie di frustrazioni e di voglia di rivalsa, Nicola Pini è sindaco di Locarno dal 2024 La Rivista L’incontro La Rivista · Giugno - Settembre 2025 39

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