turco. Questo Trattato, mai ratificato per la forte opposizione nazionalista turca, sarebbe stato poi sostituito da quello di Losanna del 1923, che chiudeva il vecchio conflitto greco-turco e imponeva nuove frontiere tra Grecia, Bulgaria e Turchia, ponendo fine anche alle pretese turche su Cipro, Iraq e Siria. Più che Trattati dei veri e propri Diktat Tutti questi Trattati, seguiti alla Prima Guerra mondiale, non erano accordi di pace, ma veri e propri Diktat, che i Paesi vincitori avevano imposto a quelli vinti con vincoli capestro troppo punitivi e che, perciò, non potevano essere mantenuti per lungo tempo. Molte clausole di quei Trattati creavano nuovi squilibri, dissapori, screzi, malintesi e diverbi e non favorivano il riavvicinarsi e una vera riappacificazione tra vincitori e vinti, per la costruzione di una futura pace europea. Era, dunque, necessaria una nuova iniziativa per smorzare le forti tensioni, che mettevano a dura prova le relazioni tra gli Stati, prime fra tutte quelle tra Francia e Germania. Non mancavano certo i volenterosi, soprattutto quelli che già credevano in un futuro europeo di pace e coesistenza pacifica e si muovevano di conseguenza. Uno di questi era Aristide Briand (Nantes 1862 – Parigi 1932), socialista indipendente e una delle personalità più interessanti della III Repubblica, passato alla storia come grande «promotore e patrono degli Stati Uniti d’Europa», per la cui attuazione bisognava, tuttavia, prima raggiungere una pace giusta e duratura. Per questo Aristide Briand è ritenuto ancora oggi uno dei padri putativi dell’Ue. Dopo essere stato un valente avvocato, Briand si era dato alla politica, divenendo segretario del Partito socialista francese (1901-1904) e fondatore, con Jean Jaurè s (18591914), del giornale l'Humanité, tutt'oggi esistente. Entrato a far parte del Parlamento, Briand propugnò un’alleanza con i radical-socialisti di estrazione borghese, con i quali divenne, nel 1906, Ministro dell’educazione. La scelta di Locarno Dopo essere stato espulso dal Partito socialista, Briand fondò una propria formazione politica, quella dei Socialisti Repubblicani, di linea non marxista, e sarebbe divenuto per ben sei volte (tra il 1910 e il 1932) Presidente del Consiglio. Nel corso del suo primo mandato (1909-1911) fu aspramente criticato per le repressioni degli scioperi dei lavoratori e, soprattutto di quello dei ferrovieri e persino dei loro sostenitori nella stessa sede de l'Humanité, ordinando, poi, anche una carica della polizia contro coloro che assistevano ad un comizio del suo vecchio compagno di partito Jean Jaurè s. Aristide Briand conquistò, tuttavia, nuovo consenso e popolarità durante la prima Guerra mondiale e, soprattutto, negli anni che seguirono quel conflitto. Nel 1924 fu nominato delegato francese alla Società delle Nazioni a Ginevra e l’anno successivo Ministro degli esteri della Repubblica francese. Il 17 aprile 1925, per la terza delle quattro volte, aveva, infatti, occupato di nuovo il dicastero del Quai d’Orsay, cioè l’ Hôtel du ministre des Affaires étrangères, dove, tra le prime incombenze da sbrigare, si trovò sul tavolo la proposta del Ministro degli esteri tedesco Gustav Stresemann per un nuovo Patto del Reno. Era un tentativo della Germania, uscita sconfitta dalla guerra e umiliata dai Trattati che ne erano seguiti, di riprendere i rapporti con le altre Nazioni europee, nel desiderio anche di sedare la sempre più forte protesta interna contro le imposizioni dei vincitori. Dopo laboriose consultazioni con il segretario per gli affari esteri del Regno Unito Sir Austen Chamberlain, il 16 giugno 1925, Briand rispondeva positivamente alla richiesta del colPalazzo Pretorio, eretto tra il 1908 e il 1910, dove dal 5 al 16 ottobre 1925, si svolsero le trattative diplomatiche e furono parafati i diversi accordi del Patto di Locarno, firmati, poi, a Londra il 1° dicembre dello stesso anno. La Rivista · Giugno - Settembre 2025 34
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