1925-2025: 1° Centenario del Patto di Locarno Una speranza per un Mondo bisognoso di pace e per la risoluzione pacifica dei conflitti tra gli Stati di Tindaro Gatani Un complesso sistema di trattati Quest’anno Locarno ricorda e celebra la storica conferenza del 1925, che diede vita al Patto che porta il nome della città. Per ricordarne il primo centenario sono previste conferenze, mostre, pubblicazioni ed attività didattiche che coinvolgono tutte le scuole di ogni ordine e grado. Nell’intento di ripristinare una pace stabile e duratura, dopo gli sconvolgimenti della Prima Guerra mondiale, si tennero delle Conferenze per concordare diversi Trattati. Quello di Locarno fu il quinto e il più importante di tutta la serie. Il primo fu il Trattato o Patto di Versailles (Francia) del 7 maggio1919, con il quale le potenze vincitrici (Gran Bretagna, Francia e le altre Nazioni alleate), imposero a quelle sconfitte (Germania, Austria e Ungheria) di cedere loro territori agli Stati confinanti, tra cui l’Alsazia-Lorena restituita alla Francia. Il secondo, firmato i 10 settembre 1919, fu quello di Saint-Germainen-Laye (a 20 km da Parigi), con il quale venne stabilita la ripartizione dell’ex Impero austro-ungarico e, quindi, la creazione della Repubblica austriaca. Il terzo Trattato fu quello del Trianon, dal nome del palazzo di Versailles nel quale fu firmato il 4 giugno 1920. Con esso le potenze vincitrici decisero le sorti del Regno d’Ungheria dopo la dissoluzione dell’Impero austro-ungarico. Il Trattato del Trianon, che imponeva gravi rinunce all’Ungheria, fu ritenuto non una vera pace, ma, a detta dello stesso generale francese Ferdinand Foch, «solo un armistizio per 20 anni», sarebbe stato, poi, una concausa dello scoppio della seconda Guerra mondiale. Il quarto Trattato, dell’agosto 1920, quello di Sèvres (sempre in Francia), si era occupato, della pace tra le potenze vincitrici e l’Impero ottomano, potenza sconfitta nel corso del conflitto. Esso prevedeva, tra l’altro, tutele per le minoranze etniche residenti in Turchia e garantiva, persino a quella curda la possibilità di ottenere un’ampia autonomia, restando sempre all’interno dello stesso Stato A cento anni da uno dei maggiori eventi della storia europea del Novecento: riflessioni sull’Esprit de Locarno e sull’inviolabilità della sovranità nazionale stabilita, nel 1925, proprio sulle rive del Verbano. La Rivista Società La Rivista · Giugno - Settembre 2025 33
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