maggior parte degli italiani vive in America centro-meridionale, circa 2,1 milioni al 31 dicembre 2024, in particolare in Argentina e Brasile che, storicamente, presentano un forte legame con l’Italia, sin dal periodo delle grandi ondate migratorie del Novecento. L’America settentrionale ne accoglie circa 480mila. L’America è l’unico continente in cui gli uomini sono leggermente meno numerosi (49,6%), conseguenza della stabilizzazione familiare e dei processi di naturalizzazione. In Oceania, nonostante una quota di italiani residenti relativamente piccola, la presenza risulta in aumento (da 166mila al 31 dicembre 2023 a 172mila al 31 dicembre 2024). La composizione per sesso risulta molto equilibrata con un leggero vantaggio a favore degli uomini (51,6%). In Asia, dove i cittadini italiani residenti sono 82mila e 500 al 31 dicembre 2024 (in aumento rispetto ai 78mila e 400 dell’anno precedente), la maggior concentrazione si trova in Asia occidentale. Gli uomini sono in netta prevalenza, il 58,1%. L’Africa rappresenta una destinazione minoritaria per gli italiani all’estero, con numeri molto contenuti rispetto ad altri continenti; vi si contano circa 71mila italiani, stabili rispetto al dato del 2023. Una maggiore presenza si rileva nell’Africa centro-meridionale (49,7%) e settentrionale (30,2%), rispetto alle zone dell’Africa Orientale e Occidentale dove risiedono rispettivamente l’11,2% e l’8,9% di tutti gli italiani residenti in Africa. Anche qui si registra una lieve prevalenza maschile (52,5%). Poco meno di un italiano residente all’estero su tre è nato in Italia L’analisi del luogo di nascita degli italiani all’estero offre uno spaccato delle dinamiche migratorie storiche e recenti. Le emigrazioni più antiche erano dirette prevalentemente verso le Americhe. L’elevato numero di italiani oggi residenti in quei Paesi è spesso riconducibile alla trasmissione della cittadinanza per discendenza (iure sanguinis). Al 31 dicembre 2023, il 30,8% dei residenti all’estero è nato in Italia, con differenze tra Paesi che riflettono i diversi percorsi migratori nelle varie epoche storiche. In particolare, nei Paesi dell’America latina le quote dei nati in Italia sono le più basse. In Argentina, solo il 10% dei cittadini italiani è nato in Italia (94mila su 958mila), in Perù il 6% (2mila su 37mila), in Brasile il 5% (31mila su 618mila). Percentuali molto più alte si riscontrano invece in Paesi meta delle più recenti migrazioni, come nel Regno Unito (48% su 479mila), in Lussemburgo e in Austria (circa il 50% su, rispettivamente, 34mila e 45mila italiani residenti). Anche negli Stati Uniti e in Canada, la percentuale dei cittadini nati in Italia si aggira intorno al 50% (su 316mila italiani residenti nel primo e 144mila nel secondo). Un fenomeno in crescita è quello dei nuovi cittadini italiani che, acquisita la cittadinanza, si trasferiscono in un altro Paese europeo, sfruttando i vantaggi del passaporto Ue. Un La Rivista Società Alla fine del 2023, il Consolato Generale d’Italia a Londra si conferma la sede con il maggior numero di connazionali iscritti, con quasi 386mila La Rivista · Giugno - Settembre 2025 31
RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ1NjI=