La Rivista

la sentenza di Valentina Di Camillo di Tenuta i Fauri – Al contrario, nonostante i tanti pareri positivi, ritengo che WineParis rimanga una fiera dedicata ai vini francesi, mentre ProWein rimane troppo tecnica e ingessata. Non a caso entrambe hanno fatto da volano a Vinitaly: sia a Parigi sia a Düsseldorf si guardava all’appuntamento italiano, come a dire “Ci vediamo a Verona per parlare seriamente di affari”». «A mancare erano i vecchi ristoratori, ma di quelli nuovi ce n’erano abbastanza», ha dichiarato Leopardo Felici dell’azienda marchigiana Andrea Felici, al suo ventesimo Vinitaly. «Ho sempre creduto in questa fiera e credo che non bisognerebbe disperdere troppe energie in altri appuntamenti. Per esempio, a Düssel- dorf trovo che manchi la parte empatica e frizzante, il life style che piace anche ai buyer che, infatti, vengono qua a Verona per passare una giornata insieme ai produttori. Bene anche il ritorno di produttori naturali, come Arianna Occhipinti. Sono convinto che da soli si va più veloci, ma insieme si arriva più lontano». «Per il vino italiano Verona è Verona» – dice senza giri di parole Silvano Brescianini, presidente di Barone Pizzini e del Consorzio Franciacorta – Andare a ProWein o Wine Paris (non necessariamente ad entrambe) è importante, ma essere a Vinitaly è imprescindibile». il Trentino convince con una proposta corale Vino, prodotti tipici, territorio ed enoturismo: il Consorzio Vini del Trentino chiude con soddisfazione una fiera in crescita, grazie ad una strategia condivisa con istituzioni e produttori. Il padiglione 3, interamente dedicato al Trentino, ha ospitato 44 aziende vitivinicole, cui si aggiungono altre 14 realtà trentine presenti in fiera. Una proposta che ha unito qualità, identità e visione futura, grazie anche alla collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento, Trentino Marketing, Strade del Vino e dei Sapori del Trentino, Strada dei Formaggi delle Dolomiti e Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e di Sole. “La presenza istituzionale coordinata dal nostro Consorzio è un vero e proprio valore aggiunto del Trentino – ha dichiarato Graziano Molon, Direttore Generale del Consorzio – in grado di dare un’immagine coerente e approcciare alla promozione in maniera concretamente condivisa assieme a tutti i partner del territorio. Fare squadra spesso resta uno slogan senza contenuti, noi lo stiamo realizzando”. All’interno dello spazio istituzionale, buyer e stampa di settore hanno potuto vivere esperienze immersive tra degustazioni di vini autoctoni – Marzemino, Teroldego Rotaliano, Müller Thurgau, Nosiola e Vino Santo – abbinate a eccellenze gastronomiche locali: trota affumicata del Garda, Cuor di Fassa al Teroldego, Puzzone di Moena DOP, mele essiccate, mieli alpini e grissini artigianali. Presente anche la Fondazione Edmund Mach, con attività di degustazione e divulgazione. La partecipazione del Consorzio Vini del Trentino a Vinitaly 2025 conferma un percorso solido, dove qualità, sinergie territoriali e attenzione ai trend internazionali si fondono in una proposta credibile e orientata al futuro. OC Maremma Toscana: grandi riscontri dai buyer. “Torniamo da Verona soddisfatti, i consumatori sono in cerca di novità e questo gioca a nostro favore”, spiega il presidente del Consorzio Francesco Mazzei. “Siamo consapevoli della difficoltà di gestione, da parte delle nostre aziende, di un periodo storico veramente complicato a causa delle varie sfide globali – tra cui la questione dazi che ovviamente preoccupa non poco – ma si prova ad essere ottimisti e a guardare avanti; anche nel primo trimestre 2025 siamo una delle poche denominazioni toscane a registrare un dato positivo”, conclude il presidente. Grande interesse – con centinaia di assaggi fatti in fiera – per la top ten 2025 del Vermentino Grand Prix che era per la prima volta in degustazione. Molto bene anche le altre etichette di questa tipologia e i Vermentino Superiore che stanno sempre più crescendo tra le proposte delle Aziende. Al banco consortile 80 vini di 46 diverse aziende hanno messo in scena una vasta panoramica della Denominazione. Presenti, inoltre, con una propria postazione, una collettiva di produttori di nove aziende. Consorzio Vino Chianti: risultati incoraggianti Il Consorzio Vino Chianti chiude la sua partecipazione al Vinitaly 2025 con un risultato netto e incoraggiante: oltre 18.000 visitatori accolti al bancone istituzionale e più di 90.000 degustazioni effettuate nei quattro giorni di manifestazione. Numeri che raccontano non solo la forza della denominazione, ma anche il desiderio di confronto, scoperta e La Rivista · Aprile - Giugno 2025 79

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