Alto Adige e non solo, viene percorsa da quei territori che puntano ad innalzare ancora di più l’asticella della loro qualità. Lo stesso vale anche per le Pievi, le 12 sottozone disegnate dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano (Ascianello, Badia, Gracciano, Caggiole, Le Grazie, Cerliana, Cervognano, San Biagio, Sant’Albino, Sant’Ilario, Valiano e Valardegna), che, con il 2025, debuttano sul mercato (con la vendemmia 2021). L’intento è di porsi fin da subito nell’alto di gamma, visto che, per il 60% degli operatori (ristoratori, enotecari e addetti alla distribuzione), le bottiglie di Vino Nobile di Montepulciano Pieve dovrebbero andare a scaffale tra i 40 ed i 70 euro, e, per il 17%, addirittura da 70 ad oltre 100. Lo rivela l’indagine commissionata a Nomisma dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano. Il disciplinare delle Pievi è più “severo” rispetto alle altre tipologie: massimo di 70 quintali per ettaro, l’uvaggio che legato al Sangiovese almeno all’85%, e ai soli vitigni autoctoni complementari ammessi dal disciplinare con uve esclusivamente prodotte dall’azienda imbottigliatrice e provenienti da vigneti di almeno 15 anni di vita, tre anni di maturazione, obbligatori 12 mesi in legno e 12 in bottiglia. Le degustazioni Le due giornate dell’ Anteprima sono state interessanti e ricche di scoperte e riscoperte di bel pregio. La degustazione dei vini dell’annata 2022, nella suggestiva Fortezza Medicea di Montepulciano, ha dato un giusto risalto a quanto già scritto lo scorso anno. Vini fruttati, fini, generosi di sentori speziati e con bocca in giusto equilibrio tra acidità e sapidità, con tannini ben integrati e con finali anche un po' cioccolatosi. Questi i top ten di Montepulciano DOCG 2022: Le Bernè; Signore del Greppio di Vannutelli; Manvi “Arya”; Crociani; Poliziano; Boscarelli; Poggio alla sala; Santa Caterina di Tenuta Tre Rose; La Spinosa de Il Molinaccio; Tenuta di Gracciano della Seta. Tra le riserve dell’annata 2021: Boscarelli; La Braccesca; Le Berne; Carpineto, Tenuta di Gracciano e i Quadri di Bindella; Tenuta Calimaia Marchesi Frescobaldi. Tra i vini delle annate precedenti: De Ricci 2021; Fassati Pasiteo 2021; La Braccesca Selezione Vigneto Santa Pia 2021; La Ciarlana Selezione Vigna Scianello; Contucci Selezione Mulin Vecchio 2020; Tre Rose Riserva Simposio 2020; Vigna Vecchia di Famiglia Tenuta Tiberini 2019; Carpineto Selezione Poggio S. Enrico 2015. L’altra Toscana Tredici DOP e IGP e rispettivi Consorzi, tutti assieme per raccontare una Toscana del vino diversa, fatta di Denominazioni ancora poco conosciute o piccole che arricchiscono, con punte di qualità sempre più alte, l’offerta vinicola della Regione. Territori, dalle colline al mare, dove la vite si coltiva da secoli e dove, accanto agli storici produttori locali, nomi blasonati dell’enologia italiana portano nei calici tutta la forza e l’identità degli stessi terroir. In degustazione le nuove annate di: Maremma Toscana, Montecucco e Montecucco Sangiovese, Cortona, Chianti Rufina, Terre di Casole, Suvereto, Val di Cornia e Rosso della Val di Cornia, Carmignano, Barco Reale di Carmignano e Vin Santo di Carmignano e IGT Toscana. L’ Altra Toscana, intesa anche come evento che si tiene nel corso delle Anteprime Toscane, ha il compito Alcuni dei vini in degustazione dell’Anteprima dell’Altra Toscana La Rivista L’Italia da bere La Rivista · Aprile - Giugno 2025 76
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