oltre 200 giornalisti convenuti alla Fortezza da Basso. Questi alcuni numeri partendo dal Chianti: con 2.200 produttori del territorio (in crescita dai 2000 del 2023), oltre 13.600 ettari rivendicati (in crescita sui 12.400 circa del 2023) e una produzione in crescita sugli anni precedenti, per tornare alle quantità che si era abituati a maneggiare prima del 2017, il Chianti rivendica il suo ottimismo anche in merito al valore delle bottiglie, che sono passate nella Gdo da una media di 3,31 euro nel 2014 ad una odierna di 5,28 euro, aumento che spiega il leggero calo dello 0,2% di vendite (75 milioni di bottiglie, sostanzialmente stabile sul 2023). Decisamente più piccola del Chianti, la denominazione del Morellino conta 217 soci iscritti (in leggero calo sugli anni scorsi), 1.500 ettari rivendicati (di cui il 30% è a conduzione biologica) e una produzione media di 10 milioni di bottiglie, per un valore di circa 50 milioni di euro. Nonostante le vendite siano calate del 12% sul 2023, c’è stato un aumento del prezzo medio concomitante a scaffale, grazie al lavoro di riposizionamento di mercato su cui ha puntato il Consorzio, che ha in parte assorbito la contrazione dei volumi venduti. Le degustazioni hanno risentito degli andamenti climatici delle annate in Anteprima. Nonostante l’alta percentuale di campioni da botte abbia reso difficile la valutazione complessiva, l’effetto delle annate si è fatto sentire. I vini del 2024, frutto di un andamento climatico favorevole, risultano freschi, con acidità spiccate e gradazioni alcoliche contenute, rispondendo alle richieste di mercato per vini più leggeri anche se emergono alcuni tannini ancora ruvidi. Al contrario, il 2023, caratterizzato da un caldo intenso, compensato parzialmente dalla fresca e piovosa primavera, rivela nel bicchiere la difficoltà dell’annata. La Riserva 2022, con complessità maggiori e texture più dense, è invece il risultato di un calore estivo costante e prolungato. Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2025 La trentunesima edizione dell’ Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano ha proposto un ricco programma di degustazioni aperte agli appassionati e agli operatori. Sui circa 40 banchi d’assaggio delle rispettive aziende partecipanti c’erano le nuove annate in commercio dal 2025: il Vino Nobile DOCG 2022 e la Riserva 2021. La nuova edizione dell’ Anteprima ha sancito l’uscita ufficiale delle Pievi, la nuova etichetta del Vino Nobile di Montepulciano, che vuole omaggiare la storia e il territorio, partendo dal passato guardando al futuro. Va precisato che le 37 aziende presenti non possono essere rappresentative di tutto il comparto produttivo dei vini Nobile di Montepulciano, perché quest’anno mancavano produttori quali Avignonesi, Canneto, Conventino, Croce di Febo, Combàr- bia, Caterina Dei, Fanetti, Podere Sanguineto e Salcheto, aziende che non hanno ancora aderito al progetto Pievi, e che non avendo vini pronti hanno preferito non presentarli. La storia delle PIEVI La “zonazione” e le Unità Geografiche Aggiuntive (UGA) sono una strada che, aperta per prima da Barbaresco e Barolo, poi seguita da altri territori come Chianti Classico, Soave, La Mappa delle Pievi di Montepulciano La Rivista · Aprile - Giugno 2025 75
RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ1NjI=