Donato Sperduto: Così parlò Barbarossa La Rivista Società In una tranquilla cittadina del Sud Italia, dove il sole sembra splendere anche sulle ombre più cupe, un uomo viene aggredito con inaudita violenza in piena strada, spezzando la quiete apparente del luogo. L’eco del crimine si diffonde rapidamente, scuotendo gli animi e alimentando timori mai del tutto sopiti. A prendere in mano le redini dell’indagine è il commissario Barbarossa, un investigatore noto non solo per il suo acume fuori dal comune, ma anche per l’inconfondibile barba color rame che gli è valsa il soprannome. Barbarossa si troverà presto a seguire un filo sottile e tortuoso che lo condurrà fino a un personaggio ambiguo, un uomo dall’aspetto rispettabile e dalle parole suadenti, ma la cui maschera di filantropo nasconde ben altro: un’anima corrotta e pericolosa. Mentre i delitti si susseguono e lo sfruttamento degli innocenti emerge come un fiume carsico che tutto travolge, il commissario dovrà affrontare non solo i meandri oscuri della criminalità locale, ma anche le proprie convinzioni più profonde. L’arrivo inatteso di una donna misteriosa, segnata dalla vita e priva ormai di qualsiasi timore, cambierà le carte in tavola. Il suo passato si intreccerà con l’indagine in modi inaspettati, offrendo a Barbarossa nuove chiavi di lettura e una preziosa alleata. In un crescendo di tensione e colpi di scena, il commissario metterà in atto un piano tanto audace quanto ingegnoso, un vero e proprio colpo da maestro investigativo, per portare alla luce la verità nascosta e smascherare, finalmente, il vero colpevole. «Lei lo fissò, cercando nei suoi occhi una risposta che Barbarossa non era sicuro di poterle dare. Ma io non ce la faccio più. Non posso più vivere così. Il commissario vedeva il terrore dietro la sua facciata di coraggio. Quello di Niki era un gioco pericoloso, e una mossa sbagliata poteva costarle la vita. Eppure, l’odio che scorgeva nel volto della ragazza era una fiamma che poteva diventare pericolosa anche per lo stesso Niki. E lei, cosa vuole fare?, le chiese Barbarossa con tono calmo, quasi come se stesse parlando del tempo.» Un giallo intenso e avvincente che vi sorprenderà. Donato Sperduto ha scritto opere di narrativa quali Il sorriso del Piccolo Principe (2022) e Vedere senza vedere (2007). Inoltre, ha pubblicato saggi come Oltre il tempo e oltre la cuccagna (2023); Apparire o essere? (2020); Armonie lontane (2013); Il divenire dell’eterno (2012); Maestri futili? (2009). Un’aggressione, un delitto, un segreto oscuro, un commissario astuto, soprannominato Barbarossa. È lui il protagonista del recente romanzo giallo Così parlò Barbarossa (Dialoghi Edizioni, ISBN 978-88-9279-521-1), scritto da Donato Sperduto. La Rivista · Aprile - Giugno 2025 44
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