dal punto di vista dei protagonisti umani). Nel caso invece del lupo e dell’agnello, benché sia chiara fin dall’inizio l’intenzione del “cattivo” di mangiarsi l’ingenuo e tenero cucciolo ovino, egli non lo uccide subito bensì sente il bisogno di lanciarsi dapprima in una serie di false accuse, come volesse giustificare - agli occhi di sé stesso? della vittima? del mondo? - la fatale sorte che si appresta a riservargli. A questo proposito mi viene da sottolineare che in fin dei conti il lupo a quattro zampe della favola è meno perfido e spietato di tanti lupi-bipedi dalle sembianze umane (un elefante invisibile?). Questi ultimi non si accontentano di pronunciare una manciata di falsi argomenti per abbindolare il “condannato a morte”, ma usano le loro superiori capacità celebrali per moltiplicare e ripetere all’infinito le loro calunnie fino a trasformarle in ingannevoli venticelli di verità, come canta Don Basilio nel Barbiere di Siviglia di Rossini “la calunnia… nelle orecchie della gente si introduce destramente e le teste e i cervelli fa stordire e fa gonfiar”. Se era vero a quei tempi… figuratevi oggi con i social e gli innumerevoli media disposti a fare da megafono alle minacce dei despoti umani di turno… Umani più diabolici dei lupi… Succede così che certi esemplari umani si rivelino in grado non solo di comportarsi come il lupo della favola (che in fondo, bisogna ricordarlo, ha solo fame) ma si mostrino capaci di forme di sadica e creativa malvagità nell’inventare situazioni e falsi pretesti per torturare psicologicamente e fisicamente le loro vittime prima di sbranarle. Insomma, i lupi umanoidi sanno essere diabolicamente più abili dei loro cugini a quattro zampe. Maggiori capacità celebrali obligent… In sostanza il lupo in questione ha molto da imparare da certi maestri umani. Questi potrebbero insegnargli ad esempio come procedere per meglio umiliare e annientare psicologicamente la sua vittima predestinata prima di accopparla. Le lezioni che i campioni umani in materia di sadismo e manipolazione del prossimo potrebbero offrire ai lupi spaziano in particolare in due ambiti: attacchi aggressivi (verbali e di fatto) di vario tipo e strategie seduttive. Attingendo alla prima categoria, i maestri potrebbero suggerire di utilizzare qualcuna delle argomentazioni seguenti che mirano ad avvilire lo sventurato antagonista e soprattutto a fare in modo che egli appaia come colpevole delle cose sgradevoli che gli capitano: - cosa ci facevi tutto solo ai bordi del ruscello? Se non volevi avere guai, avevi solo da startene nel tuo gregge. Te la sei cercata! - finora tu e i tuoi simili avete bevuto a gratis sfruttando il ruscello che mi appartiene da più generazioni; adesso è finita la cuccagna! Se vuoi continuare a bere devi prima portarmi ogni volta 50 conigli a titolo di risarcimento. Anzi a pensarci bene devo ricevere100 conigli ogni volta che ti avvicini al ruscello - Dio mi ha fatto più forte di voi. Per volontà divina, dunque, non sono solo il maschio alfa del mio branco, ma sono naturaliter il dominatore legittimo di tutta la valle in cui voi ovini pascolate abusivamente da troppo tempo e senza mostrare un minimo segno di gratitudine - io ho sempre protetto te e i tuoi simili da ladri e invasori, e perciò dichiaro che da oggi tutte le creature del territorio devono assoggettarsi e ubbidire a me. Penserò io al vostro e al loro bene presente e futuro - è da tempo che ti osservo e capisco che concupisci la mia acqua e altro ancora. Il tuo sguardo è pieno di cupidigia. Rappresenti dunque una minaccia, quindi è mio diritto annientarti - tutti i membri del tuo gruppo meritano di essere severamente castigati, poiché nel recente passato hanno preferito seguire un altro capo, vecchio e incapace - è colpa tua se adesso ti mangio poiché sono obbligato a far capire ai tuoi consimili che le regole sono regole e vanno rispettate - … Un agnello si dissetava nelle trasparenti acque di un ruscello purissimo… La Rivista · Aprile - Giugno 2025 42
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