La Rivista

considerazione delle distanze dall’Italia e dell’emigrazione avvenuta in tempi diversi, sono caratterizzate da specificità? Tutte le comunità italiane che ho conosciuto in Canada, Francia, Svizzera e Stati Uniti hanno mantenuto un profondo legame con l’Italia. Quelle in Canada e Stati Uniti, probabilmente a causa della lontananza dal nostro Paese, hanno sviluppato un attaccamento ancora più forte nei confronti della madrepatria. Ciò che ho inoltre notato è che i nostri connazionali, siano essi doppi cittadini od oriundi, esercitano e rivendicano un maggior peso politico in Canada e Stati Uniti dove sono rappresentati non solo in Parlamento ma anche da grandi ed influenti organizzazioni come il Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi e la NIAF (National Italian American Foundation). In Svizzera la comunità italiana, come consistenza numerica- gli iscritti all’Aire sono oltre 700 mila - è la terza più numerosa, preceduta da quella che risiede in Germania e in Argentina. Storicamente, una comunità che, stante anche la vicinanza geografica, puntava al rientro. Oggi, le cose non stanno più così. Oltre il 50% ha la doppia cittadinanza e, negli ultimi anni il flusso immigratorio anche verso la Confederazione è tornato ad essere corposo. Ciò non toglie che, anzi forse a maggior ragione, i servizi forniti dalla rete diplomatico-consolare siano in costante crescita, comportando ritardi nella loro erogazione che sono causa di insoddisfazione fra gli utenti. Anche la stampa svizzera ha segnalato forme di particolare malcontento. Giustificato? Erano critiche giustificate quando i tempi di attesa per ottenere un appuntamento o il rilascio di un passaporto o una carta di identità erano molto lunghi. Oggi, grazie all’impegno del personale ed all’incremento delle risorse umane deciso dal Ministro Tajani la situazione è in via di miglioramento. Teniamo molto infatti, non solo alla qualità dei servizi al pubblico ma anche alla qualità dei rapporti col pubblico. Per questo abbiamo deciso di ripristinare il servizio del centralino in tutti gli uffici consolari, in modo che i connazionali possano parlare direttamente con il personale anziché perdersi nei meandri delle segreterie telefoniche. La carenza di personale, ormai cronica, naturalmente non aiuta a migliorare la situazione. Come si spiega questa evidente riluttanza ad accettare un impiego presso gli uffici consolari operativi in Svizzera? Il trattamento economico dei nostri dipendenti non è competitivo rispetto a quello corrisposto nel settore pubblico e privato svizzero. Per questo è difficile assumere personale locale. Inoltre l’elevato costo della vita in Svizzera ed il progressivo rafforzamento del franco scoraggia candidature di personale proveniente dall’Italia che, essendo retribuito in euro e nonostante i recenti aumenti, preferisce prestare servizio in altre sedi europee anche se più lontane. Con l’avvento dei voli low cost la minore distanza tra la Svizzera e l’Italia non è infatti più un incentivo. Rimanendo nel campo dei servizi ai connazionali, a suo parere – in attesa di verificare in pratica la sua effettiva applicazione – la nuova legge sulla cittadinanza approvata dal Governo italiano, che non poche proteste sta suscitando, potrebbe contribuire a snellire il lavoro nei e dei consolati? Sì. Come ha ricordato il Ministro Tajani, la nuova legge contiene misure a favore dei nostri connazionali all'estero che miglioreranno la funzionalità degli uffici consolari che potranno concentrarsi maggiormente sull’erogazione di servizi ai cittadini piuttosto che al riconoscimento di nuovi cittadini. Le nuove norme prevedono infatti che gli italo-discendenti nati all’estero saranno automaticamente cittadini solo per due generazioni, ovvero solo chi ha almeno un genitore o un nonno nato in Italia sarà cittadino dalla nascita. Un’altra questione che crea attenzione e apprensione fra i connazionali, è quella relativa ai corsi di lingua e cultura italiana. La situazione degli enti gestori, oggi definiti enti promotori, che affiancano i consolati nell’organizzazione di questi corsi, è talmente …con la Consigliera federale Karin Keller Sutter… La Rivista · Aprile - Giugno 2025 27

RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ1NjI=