vorare in Italia, ha concluso Silli, le porte sono più aperte di prima. Le principali novità La nuova legge sulla cittadinanza italiana, entrata in vigore con la conversione del Decreto Legge n.36/2025 (Legge n. 74/2025), introduce diverse novità, in particolare per quanto riguarda l'acquisto della cittadinanza per discendenza (ius sanguinis) e per i nati in Italia da genitori stranieri. Novità principali: • Ius Sanguinis: La riforma limita il riconoscimento automatico della cittadinanza italiana per discendenza alla seconda generazione. Per i legami familiari più lontani, potrebbe essere necessario dimostrare un "vincolo effettivo e attuale con la comunità nazionale". • Cittadini nati all'estero: I nati all'estero da almeno un genitore italiano non acquisiscono automaticamente la cittadinanza italiana se possiedono anche un'altra cittadinanza. • Riacquisto della cittadinanza: Chi è nato in Italia o vi ha risieduto per almeno due anni continuativi e ha perso la cittadinanza in passato, può riacquistarla tramite dichiarazione entro il 31 dicembre 2027. • Riduzione del periodo di residenza: Per gli stranieri il cui genitore o ascendente in linea retta di secondo grado sia o sia stato cittadino italiano per nascita, il periodo di residenza legale in Italia è ridotto da tre a due anni. • Nuove disposizioni per i minori: Il decreto introduce nuove condizioni per l'acquisto della cittadinanza da parte dei minori. Più nel dettaglio Il nuovo regime normativo introduce una preclusione generale alla trasmissione automatica dello status civitatis nei confronti di chi: • è nato all’estero, anche prima dell’entrata in vigore della disposizione ed è in possesso di altra cittadinanza. Alle suddette preclusioni generali, sono previste cinque eccezioni in ragione delle quali, anche chi è nato all’estero e in possesso di altra/e nazionalità, potrà essere riconosciuto cittadino italiano: • la cittadinanza italiana dell’interessato viene riconosciuta in via amministrativa sulla base di domanda corredata della necessaria documentazione presentata entro le 23:59 (ora di Roma) del 27 marzo 2025; • la cittadinanza italiana dell’interessato viene riconosciuta in via amministrativa sulla base di domanda corredata della necessaria documentazione presentata nel giorno indicato da appuntamento comunicato all’interessato entro le 23:59 (ora di Roma) del 27 marzo 2025; • se lo stato di cittadino sia stato accertato giudizialmente, a seguito di domanda presentata entro il 27 marzo 2025; • un genitore (anche adottivo) o un nonno/a (paterno o materno) possiede – o possedeva al momento della morte – esclusivamente la cittadinanza italiana; • un genitore o adottante cittadino è stato residente in Italia per almeno due anni continuativi, successivamente all’acquisto della cittadinanza italiana, prima della data di nascita o di adozione del figlio. È prevista inoltre una norma transitoria (comma 1-ter dell’articolo 1 del decreto-legge n. 36/2025) con i seguenti presupposti cumulativi: • minori di età alla data di entrata in vigore del decreto (che non avevano cioè compiuto i 18 anni al 24 maggio 2025); e che siano • figli di cittadini per nascita i cui genitori devono essere riconosciuti sulla base di una domanda amministrativa o giudiziale presentata al 27/03/2025 o sulla base di domanda presentata in ragione di un appuntamento comunicato dal Consolato al 27/03/2025. In tali casi potrà essere effettuata una dichiarazione dei genitori o del tutore all’Ufficio consolare entro il 31 maggio 2026, sottoposta ad un contributo a favore del Ministero dell’Interno di 250 Euro. Il Sottosegretario di Stato al Maeci, Giorgio Silli (secondo da destra), al tavolo della presidenza durante i lavori dell’Assemblea generale del CGIE. Al suo fianco il Direttore generale Luigi Maria Vignali (destinato ad assumere altro incarico), la Segretaria generale del CGIE Maria Chiara Prodi e la Segretaria esecutiva Mirta Gentile La Rivista · Aprile - Giugno 2025 23
RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ1NjI=