La Rivista

IL BATTITO DEL TEMPO: STORIA E TRASFORMAZIONE DELLE LANCETTE DEI SECONDI Dalla tasca ai polsi: la genesi dei secondi Prima del XX secolo, gli orologi da tasca erano i segnatempo portatili più diffusi e presentavano generalmente piccoli quadranti per i secondi. Questo design era determinato dalle limitazioni meccaniche e dalle strutture dei movimenti dell’epoca. I movimenti degli orologi erano costruiti con un asse centrale riservato alle lancette delle ore e dei minuti, mentre la quarta ruota, responsabile dell’indicazione dei secondi, era posizionata fuori centro. Questa configurazione consentiva al treno di ruote—composto dalla ruota centrale, terza ruota e quarta ruota— di trasmettere efficacemente l’energia dalla molla di carica alla ruota di scappamento e alle lancette. La collocazione del quadrante dei piccoli secondi, solitamente a ore 6, risultava pratica e visivamente equilibrata, completando armoniosamente il design degli orologi da tasca. Poiché la lancetta dei secondi era azionata direttamente dalla quarta ruota, il meccanismo evitava la necessità di ingranaggi intermedi, semplificando il movimento. Questa semplificazione non solo ne migliorava l’affidabilità, ma favoriva anche progressi nella precisione, come l’introduzione della complicazione dei "secondi morti" negli orologi da tasca di alta precisione. Questa caratteristica perfezionava il movimento della lancetta dei secondi, permettendole di compiere passi discreti di un secondo, un effetto che ricorda i moderni orologi al quarzo1. Con l’evoluzione dell’orologeria, i limiti del quadrante dei piccoli secondi sono diventati evidenti, specialmente negli orologi da polso, dove la leggibilità rapida era essenziale. I primi orologi da polso, agli inizi del XX secolo, spesso mantenevano il layout dei piccoli secondi adattando i movimenti degli orologi da tasca. Questi orologi da polso erano, in sostanza, piccoli orologi da tasca trasformati in orologi da polso mediante l’aggiunta di anse alla cassa e di un cinturino, spesso in pelle o tessuto. Col tempo, i progressi nella progettazione dei movimenti hanno affrontato le limitazioni dei piccoli secondi, introducendo le lancette dei secondi centrali, soluzione che ha richiesto una riconfigurazione completa del treno di ruote. di Sergio Galanti Un viaggio tra innovazione e tradizione: dai piccoli secondi degli orologi da tasca ai secondi centrali, simbolo di modernità e precisione. La Rivista Visioni del tempo Fig. 1 - Schema del treno di ruote (o ruotismo) Da sinistra a destra, l'energia passa dalla ruota di carica alla ruota di scappamento, con il bilanciere all'estrema destra che regola questo flusso per garantire un cronometraggio preciso. La Rivista · Ottobre-Dicembre 2024 68

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