La Rivista

ze speciali, per procedere al rinnovamento della Chiesa, per promuovere la diffusione della fede, per momenti straordinari come, per esempio quello del 1933 con il quale papa Pio XI ha voluto ricordare l’anniversario della Redenzione, cioè i 1900 anni dalla morte e resurrezione di Gesù. Cinquanta anni dopo, nel 1983, sarebbe stato papa Giovanni Paolo II a proclamare il Giubileo straordinario della Redenzione con la bolla pontificia Aperite Portas Redemptori, per celebrare la ricorrenza dei 1950 anni dalla morte e resurrezione di Gesù. Tra “Palmieri” e “Romei” Dallo studio dei pellegrinaggi ai Luoghi Santi di Palestina, a Roma e ad altri luoghi di culto cristiano, sparsi un po' ovunque, si ricavano notizie preziose non solo alla storia della vita religiosa, ma anche a quella degli scambi culturali e dei traffici commerciali. I viaggi in Terrasanta hanno permesso una migliore conoscenza dei paesi del Levante, contribuendo nello stesso tempo allo sviluppo dell'economia europea e soprattutto di quella delle Repubbliche marinare italiane che dominavano il Mediterraneo. Si deve al continuo viavai di pellegrini il sorgere di tanti sicuri ricoveri lungo i grandi itinerari dei ≪Palmieri≫ e dei ≪Romei≫, i primi così chiamati ≪in quando vanno oltre mare, la onde molte volte recano la palma≫ (Dante) ed i secondi in quanto pellegrini a Roma. I pellegrini furono i più formidabili mediatori tra le varie culture europee e di queste con quelle orientali. Grazie a loro ci fu infatti un prezioso travaso di usi e costumi, di testi, di libri, di idee. Videro allora la luce i primi itinerari moderni, le prime memorie di viaggio, i primi diari dei pellegrini, che al loro ritorno venivano letti nelle assemblee dei fedeli per fare partecipi della loro impresa quanti erano rimasti a casa. Essi indossavano come mantelletto la tradizionale ≪pellegrina≫; erano armati di solo bordone, il caratteristico bastone con manico ricurvo; il loro capo era coperto da un cappello con la falda rialzata davanti, sulla quale c'era il distintivo delle chiavi di San Pietro per i romei, della palma o della conchiglia per quelli che andavano in Terrasanta. La conchiglia fu poi adottata anche dai pellegrini che si recavano a Santiago o San Giacomo di Compostella in Galizia (Spagna). Lungo i grandi percorsi, a debita distanza, erano nati, sin dal Medioevo, i primi xenodochi (rifugi per stranieri) per la sosta notturna e per il ristoro dei pellegrini. Anche la fitta rete degli ospizi lungo il percorso delle Alpi svizzere, gestita da religiosi, nacque, in primo luogo, allo scopo di assistere e soccorrere palmieri e romei. Molto importante nel campo dell'assistenza medica fu l'opera dell'Ordine Gerosolimitano, che sotto la protezione non solo della Chiesa, ma anche di molti sovrani si distinse nell'assistere tutti i bisognosi di cure. Con il passare dei secoli, quando, accanto ai pellegrini, crebbe il numero dei commercianti, dei militari e dei viaggiatori per diletto o avventura, sugli itinerari della fede nasceranno anche le prime locande private. I Papi di tutte le epoche hanno emanato chiare disposizioni ai sovrani, ai vescovi ed ai feudatari per facilitare in ogni modo il transito dei pellegrini attraverso i loro territori, garantendone la loro tutela e quella dei loro beni. L'epoca d'oro dei pellegrinaggi in Terrasanta fu quella delle famose crociate. Fino ad allora, cristiani e musulmani, anche se animati da reciproci contrasti avevano contribuito a mantenere tacitamente un vero e proprio equilibrio mediterraneo, le loro lotte anche cruenti miravano non a radicale modificazione di quell'equilibrio, ma a sostituzione dell'uno all'altro nel medesimo quadro. Tra questi popoli c'era insomma solo una eterna lotta per la dominazione delle vie marittime e dei commerci. L'equilibrio mediterraneo venne scosso quando l'espansione araba, costretta ad arretrare in Europa di fronte alla ripresa cristiana in Spagna ed in Sicilia, fu arrestata in Oriente dall'avanzata di un popolo guerriero di razza mongolica: quello dei turchi selgiuchidi (da Selgiuk, nome di un loro condottiero). Convertitisi alla religione maomettana degli stessi arabi, i turchi, nell'anno 1055, si impadronirono del califfato di Bagdad e quindi, dopo aver invaso la Siria e la Palestina, nel 1070, occuparono Gerusalemme. Croce del Giubileo 2025 La Rivista · Ottobre-Dicembre 2024 61

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