La Rivista Società L’ITALIANO IN SVIZZERA? A LIVELLO GRAMMATICALE, PERSINO MEGLIO CHE NEL BELPAESE Non vi è dubbio che qualche volto sorpreso (e magari qualche sopracciglio alzato) ha accolto i risultati di una ricerca universitaria che in buona sostanza attesta che la lingua di Dante usata dall’amministrazione federale è più chiara e semplice di quella impiegata nella Repubblica. Ma se l’italiano nelle fonti ufficiali e amministrative gode di buona salute, non può però dirsi la stessa cosa della comunicazione istituzionale orale Se nella Svizzera esistono le bucalettere, i medicamenti e gli autopostali, in definitiva la minoranza italofona non ha nulla da invidiare ai vicini d’oltre confine che non nascondono la loro ironia in merito ai cosiddetti elvetismi in uso nella Confederazione. Una ricerca comparativa condotta dall’Università di Basilea è giunta alla conclusione che l’italiano parlato e scritto in Svizzera ha una sua dignità ampiamente riconosciuta e quello istituzionale appare addirittura più chiaro e qualitativo di quello in uso in Italia. Lo studio, come riporta un articolo pubblicato da Swissinfo.ch, si è soffermato soprattutto sulla vasta produzione di testi ufficiali emanati dalle autorità – in particolare dalla Cancelleria federale e da quelle cantonali di Ticino e Grigioni – ed è stato comparato l’italiano ufficiale nei due Paesi. A questo fine sono stati analizzati anche i documenti istituzionali redatti in francese e tedesco, vale a dire le altre due lingue ufficiali della Confederazione. Plurilinguismo paritario Ed è emerso chiaramente, come ha spiegato Angela Ferrari, ordinaria di linguistica presso l’ateneo basilese, che “nel nostro paese il multilinAzione: è uno degli elvetismi, mutuato. nella sua accezione di promozione commerciale, da un prestito dal tedesco, fra i più citati che affollanno il lessico dell’italiano di Svizzera La Rivista · Ottobre-Dicembre 2024 53
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