dell'indagine. I servizi sanitari si concentrano prevalentemente nelle città metropolitane e in poli di eccellenza nella ricerca medica (Pisa e Siena), ma esistono anche altri fattori. Chiude la classifica Vibo Valentia. Come vengono raccolti i dati Per il responsabile dell'elaborazione dei dati Alessandro Polli, Docente di Statistica economica nel Dipartimento di Scienze sociali ed economiche dell'Università La Sapienza di Roma: «È un lavoro complicato, perché deve mettere assieme dati che sviluppiamo in maniera ponderata, connettendo un numero rilevante di indicatori. È un metodo che, alla prova dei fatti, funziona. Lo legittimano i commenti di chi rappresenta le stesse realtà promosse o bocciate per Qualità della Vita che, al netto della maggiore o minore soddisfazione legata alla posizione raggiunta, storicamente si riconoscono nelle classifiche finali della graduatoria». La Rivista Società Cresce il valore aggiunto in tutte le province italiane tra il 2022 e il 2023. Meglio fanno quattro realtà del Sud che, con alcuni ex aequo, salgono sul podio della classifica provinciale per tassi di incremento registrati: non accadeva da oltre vent'anni. Tuttavia, è ancora il Nord-Ovest a correre più veloce con +6,73%, inseguito dal Mezzogiorno con +6,59% a fronte di una media nazionale del +6,55%. È quanto emerge dall'analisi realizzata dal Centro studi Tagliacarne e Unioncamere sul valore aggiunto provinciale del 2023 che tiene conto dell'ultima revisione dell'Istat dello scorso mese di settembre. Tuttavia lo sviluppo negli ultimi vent'anni appare eterogeneo anche all'interno delle singole macro-aree e, paradossalmente - evidenzia lo studio - colpisce di più proprio il Nord-Ovest che tra il 2003 e il 2023 segna un peggioramento della ricchezza prodotta pro-capite, rispetto alla media italiana, nell'84% delle province. Chi corre e… Chieti e Agrigento sono la «gazzella» d'Italia con una crescita pari merito del valore aggiunto del 7,85% nel 2023 rispetto al 2022, staccando di pochissimo Caltanissetta e Catania (entrambe 7,83%). In valori assoluti, invece, Milano con 62.863 euro a testa si conferma, per il 22esimo anno consecutivo, la prima provincia italiana per ricchezza prodotta pro-capite nel 2023, rincorsa a distanza da Bolzano (52.811 euro) e Bologna (43.510 euro). … e chi rallenta Sul fronte opposto, nonostante l'apprezzabile accelerazione di passo, Agrigento con 17.345 euro a testa resta all'ultimo posto della graduatoria, come nel 2022. «I dati mostrano una complessiva tenuta del sistema Italia, ma cogliamo l'eterogeneità con la quale si sta affermando lo sviluppo all'interno delle diverse aree territoriali», ha detto il presidente di Unioncamere, Andrea Prete, rimarcando che per questo «è fondamentale mettere a punto politiche di sviluppo che consentano una progressione più estesa ed equilibrata dei diversi territori. In questa direzione, le Camere di commercio possono essere un'importante cinghia di trasmissione tra Stato ed economie locali». Cresce il valore aggiunto nelle città, sul podio quattro del Sud (ma è il Nord-Ovest che corre) Milano con 62.863 euro a testa si conferma, per il 22esimo anno consecutivo, la prima provincia italiana per ricchezza prodotta pro-capite nel 2023 Il presidente di Unioncamere, Andrea Prete La Rivista · Ottobre-Dicembre 2024 39
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