modello oggetto del progetto di valorizzazione deve essere già registrato in data antecedente la presentazione della domanda di partecipazione presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) o l’Ufficio dell’Unione europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO) o l’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (OMPI). Le agevolazioni saranno concesse nella forma di contributo in conto capitale fino all’80% delle spese ammissibili, entro l’importo massimo di 60mila euro. La percentuale potrà raggiungere l’85% nel caso di imprese in possesso della certificazione della parità di genere. Il contributo dovrà essere usato per l’acquisto di servizi specialistici esterni: realizzazione di prototipi e stampi relativi al disegno/modello registrato; consulenza tecnica per la messa in produzione del disegno/ modello registrato e per certificazioni di prodotto o di sostenibilità ambientale; consulenza specializzata per business plan, piano marketing, analisi del mercato, progettazione layout grafici e testi per materiale di comunicazione offline e online, per la valutazione tecnico-economica del disegno o modello; e consulenza legale per la tutela da azioni di contraffazione o per accordi di licenza. Rimanendo in tema di tutela dei marchi, specificamente per quelli di particolare interesse e valenza nazionale, da dicembre e’ divenuta operativa la norma prevista nella Legge Made in Italy in base alla quale le imprese potranno inviare al MIMIT il proprio progetto di cessazione delle attività per il subentro nella titolarità del marchio da parte del Dicastero. L’obiettivo è di impedirne l’estinzione per “non disperdere il patrimonio re lo sviluppo di nuove imprese femminili in tutto il territorio nazionale. L’accesso a questi contributi è riservato alle micro e piccole imprese costituite da non più di 60 mesi e in cui la compagine societaria sia composta, per oltre la metà numerica dei soci e quote di partecipazione, da donne di età compresa tra i 18 ed i 35 anni e da persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa. Le iniziative ammesse – elenca il Mimit – devono riguardare: produzione di beni nei settori industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli; fornitura di servizi alle imprese e alle persone, compresi quelli afferenti all'innovazione sociale; commercio di beni e servizi; turismo, incluse le attività turistico-culturali finalizzate alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, nonché le attività volte al miglioramento dei servizi per la ricettività e l'accoglienza. Le agevolazioni vengono erogate sotto forma di finanziamento agevolato, a tasso zero, della durata massima di dieci anni e di contributo a fondo perduto, per un importo complessivo non superiore al 90% della spesa ammissibile che è di 1.500.000 euro per le imprese costituite da non più di 36 mesi e 3.000.000 euro per le imprese costituite da più di 36 mesi e da non più di 60 mesi. Valorizzazione di disegni e modelli È aperto da novembre, invece, lo Sportello per chiedere gli incentivi previsti da Disegni+ 2024, la misura promossa dal MIMIT per sostenere la valorizzazione di disegni e modelli sul mercato. In questo caso le risorse a disposizione delle imprese ammontano a 10 milioni di euro. La misura è riservata alle piccole e medie imprese che hanno sede legale e operativa in Italia. Il disegno o Disegni+ 2024, la misura promossa dal Mimit per sostenere la valorizzazione di disegni e modelli sul mercato La Rivista · Ottobre-Dicembre 2024 19
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