Il Parlamento europeo ha dato il via libera, il 27 novembre scorso, alla nuova Commissione guidata da Ursula von der Leyen, consentendo così al nuovo esecutivo dell’Unione di assumere le sue funzioni dal 1° dicembre 2024. I voti a favore sono stati 370, il 54% di tutti i voti espressi e il 51% del totale degli eurodeputati (720); 282 sono stati i voti contrari e 36 gli astenuti. Il Parlamento approva la nuova Commissione Ue di Viviana Pansa Ribeira alla vice-presidenza della Commissione, perché membro del Partito di centrosinistra Psoe. Molte defezioni sono poi riconducibili alla scelta dell’italiano Raffaele Fitto, esponente del partito di destra e conservatore Fratelli d’Italia (membro del gruppo parlamentare europeo Ecr), come vice-presidente esecutivo. Questa nomina è stata infatti il motivo del no espresso dai socialisti belgi e francesi e da alcuni eurodeputati italiani, mentre 14 europarlamentari tedeschi di S&D hanno votato contro o si sono astenuti. Neppure i Verdi e il partito conservatore Ecr hanno sostenuto compattamente la nuova Commissione: i primi si sono divisi Si tratta di un consenso che è il più debole di sempre nella storia europea e che ha spaccato i tre gruppi politici che avevano sostenuto la Commissione Von der Leyen nella precedente legislatura: il Partito popolare europeo (Ppe), i Socialisti e democratici (S&D) e Renew Europe. Le tre formazioni centriste, infatti, hanno garantito questa volta insieme 308 voti, un numero molto lontano dalla soglia dei 360 voti a favore che si sarebbero potuti contare in caso di appoggio compatto. Il Partito popolare spagnolo, che fa parte del Ppe con 22 europarlamentari, si è opposto alla scelta di Teresa La Rivista Europee La nuova Commissione guidata da Ursula von der Leyen La Rivista · Ottobre-Dicembre 2024 15
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