La Rivista

Il Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, nel suo intervento al meeting di Rimini, introdotto dal presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, Giorgio Vittadini, ha parlato in gran parte di Europa che può assicurarci un domani migliore. Impiegare capitali sugli investimenti, per spingere produttività e crescita del Paese di Corrado Bianchi Porro importante è un episodio anomalo o diventerà un elemento caratteristico del nuovo modello di sviluppo? Le vostre domande, ha risposto Fabio Panetta, non rappresentano semplici curiosità; hanno a che fare con l’evoluzione attuale dell’economia e toccano punti importanti in elementi dibattuti e persino controversi. La politica fiscale avrà un ruolo maggiore in futuro? Probabilmente sì, ha detto, in funzione di una stabilizzazione civica rispetto al passato per due motivi principali. Il primo è che gli eventi inattesi, quelli che gli economisti chiamano gli shock economici, sono diventati più frequenti e – rispetto al passato – appaiono in misura maggiore “globali” e molto ampi. A volte, dunque, la sola politica monetaria è impossibilitata ad esaurire il suo compito. L’esempio è la pandemia: quando è scoppiata, siamo tutti rimasti in casa in lockdown. Vi era infatti una crisi di fiducia, depressione dei consumi e degli investimenti e la sola politica monetaria non riusciva a sostenere la domanda, perché lo shock era apparso troppo ampio ed importante. Inoltre, i tassi d’interesse della Banca Centrale Europea erano già negativi e non si poteva andare ulteriormente verso il basso. Vi è un evidente limite alla possibilità di farlo. In quel momento, serviva alla stabilizzazione monetaria il contributo della politica fiscale. Secondo motivo: Dopo la devastazione della seconda guerra mondiale – ha detto – il compito essenziale per l’Europa è divenuto finalmente chiaro: costruire una società prospera e soprattutto pacifica. Il Governatore ha richiamato all’urgenza di ridurre il debito pubblico, in quanto l’Italia spende oggi per interessi quanto per tutta l’istruzione. Meglio impiegare questi capitali sugli investimenti, per spingere produttività e crescita del Paese. Servono infine più immigrati regolari per sovvertire il trend demografico e l’invecchiamento della popolazione. Dopo la sua relazio- ne, Fabio Panetta ha pure voluto rispondere alle puntuali domande dei giovani che hanno affollato il meeting per discutere e illustrare in proposito il suo pensiero. Gli interrogativi dei giovani: la fiscalità Luca Farè, ricercatore in economia, ha posto una domanda sul ruolo delle politiche pubbliche e in particolare sulle politiche fiscali che hanno assunto crescente rilevanza in questa fase di profonda incertezza e di instabilità economiche. Negli ultimi anni, complici anche le emergenze abbiamo assistito a un incremento dell’intervento pubblico (anche se necessario) pervasivo, rispetto al passato. Questa presenza sempre più La Rivista Italiche La Rivista · Settembre 2024 7

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