La Rivista

La Rivista Musica e spettacoli Storie nella storia Il regista e produttore d’origini irachene si è occupato sin dai suoi primi film della diaspora italiana in Svizzera (ad esempio in Filou, 1988) e propone stavolta una storia densa, a volte quasi fin troppo, documentatissima ed engagé, che gioca su diversi piani – inclusa una narrazione autobiografica attraverso animazioni (benché forse un po’ fredde da un punto di vista estetico) – e impreziosisce altresì con citazioni di cineasti che lo hanno preceduto (dal celebre Siamo italiani di Alexander J. Seiler, 1964 che diede l’abbrivio al Nuovo cinema svizzero, a film che affrontavano problematiche più specifiche quali la migrazione italiana femminile dal Sud Italia come Il valore della donna è il suo silenzio di Gertrud Pinkus, 1979). In tal modo, il documentario dà anche voce a quella storia nella storia che sono, o meglio furono, i rapporti tra i sindacati svizzeri con i lavoratori stranieri, in primis italiani (perché, come ribadisce il regista, molti degli stessi sindacalisti consideravano i migranti come concorrenti). Ma al centro resta la parabola di quelle che oggi si chiamerebbero le “risorse umane” della Confederazione provenienti dal Belpaese, e di quanti inizialmente si aspettavano, per citare il titolo di un film di Peter Ammann e René Burri, Braccia sì uomini no (ispirato a una celebre frase di Max Frisch), e si trovarono ad approntare, spesso obtorto collo, ed accettare regolamentazioni atte ad assicurare una convivenza civile; il che valse per la manodopera proveniente non solo dall’Italia, ma anche da Spagna, Portogallo, Balcani e Turchia. È un capitolo che fa poco onore al paese che ha elevato a suoi vessilli democrazia e neutralità: come raccontano le storie di quel numero tuttora sconosciuto di minori costretti Acclamato al festival di Locarno e recentemente presentato anche al RiffRaff di Zurigo, l’ultimo documentario di Samir offre un florilegio di informazioni, materiale d’archivio e testimonianze eterogenee sulla storia dell’immigrazione italiana in Svizzera seguendo un fil rouge perfettamente indicato dal titolo: La prodigiosa trasformazione della classe operaia in stranieri. LA PRODIGIOSA TRASFORMAZIONE DELLA CLASSE OPERAIA IN STRANIERI NELLE SALE IL NUOVO LUNGOMETRAGGIO DI SAMIR di Giovanni Sorge La Rivista · Settembre 2024 72

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