concessione di terreni in mezzadria a famiglie private, anche a donne. Gli interessi sul prestito venivano pagati in piccole monete, che entravano rapidamente in circolazione. L’effetto economico di una grande proprietà sfruttabile, unito alla stabilità monetaria, determinò una notevole prosperità in seno alla società. L’abbazia Fraumünster è uno dei fattori principali dello sviluppo dell’area di Zurigo. L’installazione artistica “Katharinenturm” La Katharinenturm appoggia su una struttura fuoriterra costituita da un doppio ordito di travi in ferro, recuperate e riutilizzate dal precedente uso. Sopra questa sono posizionati dei blocchi di cemento di varie tonnellate a fare da contrappeso alla struttura sovrastante. Questa struttura non è visibile, in quanto posizionata sotto il piano di camminamento e a lato delle pareti del foyer. Un tessuto grigio costituisce il rivestimento dello zoccolo e lo sfondo dei pannelli esplicativi. Questi sono dedicati ai diversi temi evdienziati dalla Katharinenturm. Nell’incavo, ai piedi della struttura, lo spazio centrale è dedicato alle 29 badesse dell’abbazia. Queste sono rappresentate a forma di cuspide e simbolicamente rappresentano i pilastri che reggono la torre e ricordano il bosco della leggenda all’origine dell’abbazia. La costruzione: 5 segmenti cilindrici, montati singolarmente, ognuno alto 7m. Ogni segmento è formato da 6 torri a base rettangolare, assemblate da tralicci in acciaio prefabbricati, solitamente utilizzati per la costruzione temporanea di palchi o tribune, uniti da un anello, che costituisce il volume cilindrico. Tra gli elementi in traliccio sono intessuti 47 nastri dal colore verde rame per un totale di 1’000m (PVC mesh). Questi nastri sono alti 30cm e rappresentano il rivestimento della Katharinenturm, sono montati alternativamente, in modo da spezzare il volume cilindrico e definire una tessitura più articolata. Il numero dei nastri montati va a diminuire verso l’alto, conferendo alla torre un aspetto più leggero verso il cielo L’attenzione alla sostenibilità e il rispetto del luogo hanno contraddistinto le diverse scelte esecutive: il materiale utilizzato per la struttura della torre è stato noleggiato e verrà riutilizzato una volta smontata l’installazione. Lo stesso vale per i contrappesi in cemento; le travi in ferro sono state riutilizzate da un precedente cantiere di smaltimento rifiuti; tutti gli interventi sono reversibili e non sono stati necessari scavi o altri lavori invasivi. Il nastro che riveste la torre La veste della torre è costituita da 1000 metri di tessuto stampato con 500 nomi. 500 come il numero di anni trascorsi dalla consegna della Fraumünster. Nomi di donne che hanno contribuito allo sviluppo economico, politico e sociale di Zurigo e che continuano a farlo tutt’oggi. Il loro ritratto è disponibile sul sito web interattivo www.katharinenturm/500+.ch Scrivere 500 ritratti era un’impresa impegnativa. Per questo venne costituito un piccolo gruppo di lavoro. Non solo bisognava cercare nei secoli passati donne che avessero rivestito ruoli di valore, a volte decisivi, nel mondo culturale, economico, politico, religioso della città. Era importante contattare anche donne contemporanee per chiedere loro se erano disposte a testimoniare, attraverso il loro lavoro, il contributo che hanno dato alla vita sociale della città e alla sua crescita. Fu prestata molta attenzione a individuare donne provenienti da diversi contesti culturali e religiosi, si cercò di raggiungere donne nelle più svariate professioni - dalla gastronomia alla scienza, al mondo dell’imprenditoria, allo sport, per citare alcuni esempi - e nello stesso tempo si volle mantenere un buon equilibrio numerico fra di loro. È ovvio che la lista delle donne il cui nome è stato stampato sul nastro, non può essere esaustiva. Per ogni ambito fu necessaria una scelta, per forza arbitraria. Per ovviare a questo problema, la presidenza ha deciso di aprire un sito online per permettere di iscrivere nella lista delle 500 donne coloro che non poterono essere prese in considerazione per la stampa sul nastro. Così si potrà leggere sul sito “katharinenturm 500+” la lista completa. Fra loro , anche donne italiane o di origine italiana e, fra le ‘contemporanee’, possiamo citare come esempio: Valeria Gemelli, rettrice, Silvana Lattmann, scrittrice, Silvana Mombelli, delegata AIC, Elisa (Lisetta) Rodoni, imprenditrice, Antonella Santuccione-Chadha, medico neuroscienziata, Maddalena Velonà, responsabile del coordinamento del dipartimento Maschinenbau del Politecnico federale. *Susanna Sguaitamatti fa parte del comitato dell’Associazione Katharinenturm ed è co-responsabile del gruppo di lavoro che si è occupato della raccolta e della stampa dei 500 nomi La Rivista · Settembre 2024 57
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