La Rivista

2. Considera solo il Business Coaching e inserisci esempi reali di utilizzo. Ancora una volta la risposta è arrivata in pochi secondi focalizzata sul Business Coaching come richiesto, con tre esempi reali (CoacHub, Replika AI, IBM Watson) di cui due a me sconosciuti. Ho fatto una rapida verifica della loro esistenza e attendibilità con esito positivo. Ho cercato di approfondire con la richiesta successiva: 3. Aggiungi il giudizio di persone autorevoli e competenti di coaching. Si è generato un documento completamente nuovo che ignorava il precedente ed aveva un nuovo titolo che definiva il contenuto come l’opinione degli esperti sull’utilizzo dell’IA nel coaching. Di ognuno era riportato un breve profilo, una citazione tra virgolette ed una sintesi finale del loro pensiero. Dei cinque citati due mi erano sconosciuti ed ho, anche in questo caso, verificato l’esistenza e l’attendibilità con esito positivo. Mi interessava, tuttavia, mantenere nel documento gli esempi riportati nella risposta alla domanda 2, pertanto ho formulato la seguente richiesta: 4. Unisci le due precedenti risposte ed usa uno stile di scrittura divulgativo. Il risultato è stato tanto brillante quanto veloce, il nuovo documento era una sintesi semplificata dei due precedenti mantenendo le informazioni più rilevanti. È cambiato ancora il titolo, è migliorata la suddivisione in paragrafi per favorire la comprensione del testo, ma, soprattutto, è risultato evidente che in tutti gli ambiti ed esempi riportati l’intervento dell’uomo in un percorso di coaching non può essere sostituito dalla macchina che può costituire un valido supporto ma niente più. Ero soddisfatto, mi sono detto che avrei sicuramente firmato quell’articolo. L’ultima sfida a ChatGPT è stata: 5. Aggiungi qualcosa di divertente. Questa volta la risposta è stata meno brillante (cosa significa “divertente”? dove si cerca? come si valuta se è “divertente” o no?), la macchina ha aggiunto solo il paragrafo “IA diventa anche coach per stress da riunioni” e le due righe finali del report. Non per tutti queste aggiunte possono essere divertenti, decisamente Non sono un esperto di Intelligenza Artificiale generativa (IA), non l’ho mai usata per qualche lavoro e anzi in coda a qualche articolo che ho scritto ho messo un piccolo logo con “no GPT content” per certificare che fosse tutta farina del mio sacco. Credo che, come altre rivoluzioni tecnologiche, anche questa cancellerà molti lavori ma ne creerà altri, non ho un atteggiamento né catastrofista né salvifico. Mi sono chiesto se il non utilizzo non stesse diventando per me un limite e quindi ho deciso di fare una sperimentazione su un tema che conosco bene e che mi sta a cuore; dopo essermi registrato, ho formulato a ChatGPT la seguente richiesta: 1. Scrivi un documento di 10.000 caratteri sull’uso dell’IA nel coaching. In pochi secondi si è generato un documento chiaro che definiva il coaching e i suoi ambiti di applicazione (life, business, wellness), elencava i modi in cui l’IA potesse intervenire ed i relativi benefici, terminava con limiti, sfide e prospettive future. Il tutto sensato e condivisibile senza strafalcioni o cose poco plausibili. Mi è parso troppo generico e quindi ho formulato una nuova richiesta: Coaching e intelligenza artificiale di Enrico Perversi Ho provato a scrivere un articolo sull’uso dell’Intelligenza Artificiale nel coaching usando l’Intelligenza Artificiale La Rivista Cultura d’impresa La Rivista · Settembre 2024 26

RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ1NjI=