La Rivista

La Svizzera e i globalisti In questo scenario così mutevole, la Svizzera continua a proporsi come una piazza sicura e particolarmente accogliente per gli HNWI. Ciò, oltre che agli innumerevoli aspetti di natura extra fiscale, anche grazie al sistema della "tassazione sul dispendio" o "globale". Tale regime fiscale, riservato agli stranieri, prevede sostanzialmente che la tassazione sia determinata su una base imponibile forfettaria, calcolata sulla base di taluni indicatori di capacità economica riferiti, in particolare, alle spese del contribuente per il proprio mantenimento (es. costo dell'abitazione, veicoli, imbarcazioni…). È poi prevista una base imponibile minima che, a livello federale, è pari a 429'100 CHF, mentre varia da un cantone all'altro. Ad esempio, prendendo a riferimento il Canton Svitto, attualmente si può considerare un carico fiscale complessivo di circa CHF 130'000 annui, mentre guardando al Ticino ci si situa intorno ai 150'000 CHF. Questo regime, oltre a risultare conveniente in termini assoluti – rispetto ad altri modelli esteri –, in ragione ad esempio della sua durata illimitata, risulta ora anche relativamente meno caro del regime italiano per i "neo residenti", proprio a motivo delle recenti modifiche sopra menzionate. Da un punto di vista generale, poi, va notato che il regime elvetico della tassazione sul dispendio è passato indenne anche alla prova delle urne, col fallimento – nel 2014 – di un'iniziativa referendaria tesa ad abolirlo. L'ostilità per questo regime fiscale privilegiato, tuttavia, si dimostra nel fatto che in taluni cantoni (es. Zurigo) esso non è in vigore. D'altro canto, il governo federale non sembra minimamente intenzionato a ipotecare questo strumento prezioso per favorire la relocation nella Confederazione di soggetti facoltosi. La piazza elvetica, dunque, si pone in una posizione di estrema competitività nel panorama internazionale. La recente iniziativa in tema di imposta di successione Tuttavia, non mancano alcune nubi anche in questo orizzonte. In tal senso, bisogna menzionare l'iniziativa popolare, promossa dalla Gioventù socialista (GISO), tesa a finanziare la politica climatica svizzera attraverso uno speciale tributo successorio destinato a colpire i grandi patrimoni2. Attualmente, in Svizzera non esiste un'imposta federale sulle successioni, che sono invece colpite solamente a livello cantonale. L'iniziativa in discorso prevede appunto la tassazione di successioni e donazioni superiori a 50 milioni di franchi con un’aliquota del 50%. Tale tributo sarebbe riscosso dalla Confederazione in aggiunta alle imposte sulle successioni e donazioni prelevate a livello cantonale o comunale. Il gettito sarebbe poi ripartito tra Confederazione (2/3) e Cantoni (1/3), e vincolato alla spesa per la lotta alla crisi climatica. La votazione popolare sull'iniziativa potrebbe avvenire già nel 2026. In caso di sua approvazione, le disposizioni esecutive dovrebbero essere emanate entro tre anni. In Italia nel 2017 è stato introdotto un innovativo regime per l'imposizione agevolata dei "neo residenti", ossia appunto persone fisiche (senza vincoli di cittadinanza) provenienti dall'estero La Rivista Legale La Rivista · Settembre 2024 24

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