La Rivista

almeno 20.000 euro e impiegare almeno un dipendente; precisa la definizione di incubatore certificato; introduce un credito d’imposta per le somme investite dagli incubatori certificati direttamente e indirettamente nel capitale sociale delle startup innovative; e, infine, contiene disposizioni per favorire l’investimento istituzionale e privato nelle startup innovative. Gruppo di lavoro per rendere più efficace lo Startup Act italiano Questo primo novero di interventi – ha precisato il Ministero delle Imprese e del Made in Italy – potrà essere completato nel corso dell’esame parlamentare e integrato con il DDL di Bilancio 2025 e in successivi atti delegati. Con l’obiettivo di rendere più efficace lo Startup Act italiano, la normativa sulle nuove imprese emergenti, è stato istituito nei mesi scorsi presso il Mimit un gruppo di lavoro coordinato dal Gabinetto del ministro Adolfo Urso, assieme alla Segreteria Tecnica e la Direzione Generale Politica Industriale. Il Gruppo di lavoro, anche alla luce dell’attuale evoluzione del mercato dell’innovazione, si è occupato delle attività di revisione, aggiornamento e razionalizzazione della normativa con il coinvolgimento diretto degli attori dell’ecosistema dell’innovazione e del Venture Capital, tra cui InnovUp, Italian Tech Alliance, AIFI, PNI Cube, IBAN, IRTOP, CDP Venture Capital e Invitalia. Il DDL Concorrenza, inoltre, definisce le procedure di aggiudicazione delle concessioni autostradali, l’iter procedurale per la stipula delle convenzioni, la tariffazione e la gestione dei pedaggi e la pianificazione e programmazione degli investimenti autostradali. Vengono inoltre introdotte disposizioni sul trasporto pubblico non di linea e in materia di dehors. Pubblicato il decreto attuativo della Legge sul Made in Italy Nei primi giorni di settembre è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo della Legge sul Made in Italy per favorire la valorizzazione, la promozione e la tutela della produzione italiana che definisce i criteri per la concessione dell’incentivo “Voucher 3I – Investire in innovazione”. L’agevolazione, disposta dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy attraverso la Legge sul Made in Italy, nasce per sostenere l’innovazione di startup e microimprese con la concessione di un incentivo per l’acquisto di servizi professionali, resi esclusivamente da avvocati e consulenti in proprietà industriale, per la brevettazione delle invenzioni industriali. La misura ha una dotazione finanziaria di 9 milioni di euro per il biennio 2023-2024. Tramite il “Voucher 3I” sarà possibile acquisire, in particolare, diversi servizi di consulenza forniti dai professionisti iscritti negli elenchi gestiti dal Consiglio Nazionale Forense e dall’Ordine dei consulenti in proprietà industriale: tra essi, la verifica della brevettabilità dell'invenzione e ricerche di anteriorità preventive; la stesura della domanda di brevetto e di deposito presso l'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi; e il deposito all'estero di una domanda che rivendica la priorità di una precedente domanda nazionale di brevetto. L’importo dell’agevolazione sarà concesso in regime “de minimis”, nelle misure di 1.000, 3.000 e 4.000 Pubblicato il decreto direttoriale 31 luglio 2024 di programmazione delle risorse da assegnare per l’annualità 2024 alle misure Brevetti+, Disegni+ e Marchi+ La Rivista Burocratiche La Rivista · Settembre 2024 20

RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ1NjI=