La Rivista

Al Museo Casa Rusca di Locarno fino al 7 luglio CORRISPONDENZE. ITALO VALENTI E I SODALIZI ARTISTICI FRA VICENZA E LOCARNO Il Museo Casa Rusca di Locarno (Svizzera) presenta fino al 7 luglio una mostra dal titolo Corrispondenze. Italo Valenti e i sodalizi artistici fra Vicenza e Locarno, a cura di Veronica Provenzale, che indaga le interessanti esperienze sviluppate in Veneto e in Canton Ticino da due gruppi di intellettuali (artisti e poeti) che hanno in comune la presenza e l’attività del pittore Italo Valenti (Milano, 1912-Ascona, 1995). Realizzata dal Museo Casa Rusca di Locarno in coproduzione con l’Archivio Italo Valenti di Mendrisio, con la collaborazione dell’Accademia Olimpica, del Museo Civico di Palazzo Chiericati, dell’Assessorato alla cultura del Comune di Vicenza, e della Fondazione Remo Rossi di Locarno, l’esposizione, nel tracciare il percorso personale e artistico di Italo Valenti, approfondisce dunque la conoscenza di due sodalizi artistici, attivi il primo a Vicenza dall’inizio degli anni Trenta ai primi Cinquanta del secolo scorso e il secondo nel Locarnese tra gli anni Cinquanta e gli Ottanta. A Vicenza, dove Italo Valenti giunge da bambino con la famiglia, si costituisce quasi naturalmente, fra personalità che cercano di non omologarsi alla cultura di quegli anni ma di individuare nuovi percorsi di ricerca e di creazione, un gruppo di giovani artisti e poeti, fra cui spiccano Neri Pozza, Valenti e Antonio Barolini. “Una gaia gioventù”, come verrà definita da quest’ultimo, che matura in pittura e scultura una originale figuratività, ignorando manifestamente le prove esibite nell’ambito di Novecento e guardando piuttosto al movimento artistico di Corrente, che prende corpo nel corso del 1938 a Milano. Da qui, dove fu assistente a Brera di Aldo Carpi ed Eva Tea, Valenti approda in Svizzera, stabilendosi definitivamente nel 1952 ad Ascona, dove scopre un clima artistico fertile grazie alla presenza nella regione di numerosi artisti di varia provenienza, fra cui maestri come l’alsaziano Jean Arp e l’inglese Ben Nicholson, e inserendosi ben presto in un contesto culturale di alto profilo che ne favorisce una nuova stagione espressiva indirizzata verso un’astrazione libera e di carattere lirico. Oltre 170 le opere in esposizione La mostra presenta, con opere seleLa Rivista Cultura All’inaugurazione della mostra, lo scorso 23 marzo è intervenuto anche l’ambasciatore d’Italia in Svizzera Gian Lorenzo Cornado, che ha sottolineato quanto prolifica possa essere la collaborazione fra i nostri due Paesi La Rivista · Marzo 2024 60

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