seducenti coprendo con preziosi pizzi quelle parti del loro corpo che fanno la differenza… Per finire (provvisoriamente…) Sono oggi innumerevoli gli studi che dimostrano l’importanza degli ormoni e della genetica nello sviluppo delle differenze sessuali. Il limite di buona parte di questi studi è che essi sono fondati su esperienze e manipolazioni di laboratorio effettuate su animali, sia mammiferi che uccelli. Sperimentazioni che per comprensibili ragioni di etica nella ricerca scientifica non possono essere condotte su umani. Tuttavia, gli studiosi ritengono che tali lavori, unitamente alle osservazioni cliniche su uomini e donne, apportino solidi argomenti per affermare l’esistenza di fattori neurobiologici alla base delle differenze sessuali non solo sul piano fisico, bensì anche cerebrale e comportamentale. Per l’endocrinologo Jacques Balthazart, autore di un recente libro dal titolo Cervello femminile, Cervello maschile4, “negare l’esistenza di tali predisposizioni non è più difendibile viste le conoscenze di cui oggi disponiamo”5. Molti comunque lo fanno, negando in blocco l’ipotesi dell’influenza biologica. Come mai? Si chiede tale autore. Egli propone in sintesi tre possibili risposte. Da un lato, il concetto di uguaglianza tout court adottato come vessillo dalla lotta femminista, senza tenere conto che le battaglie per una vera uguaglianza di valore dovrebbero puntare a dare risalto alle specificità piuttosto che a negarle. Dall’altro, il comprensibile timore nei confronti delle possibili forme di determinismo, in particolare di natura biologica. Dall’altro ancora, la colorazione politica che viene affibbiata dall’intellighenzia alle diverse argomentazioni concernenti le differenze sessuali e sociali: l’idea della uguaglianza assoluta degli umani viene considerata di sinistra; quella che mette in rilievo specificità di natura biologica di destra. Ciò dimostra soltanto che l’argomento delle differenze di genere è quelli divisivi, come si direbbe oggi, sui quali è più facile litigare che ragionare. 1 Boris Cyrulnik (2023) Quarante voleurs en carence affective. Bagarres animales et guerres humaines. Paris : Odile Jacob 2 Op-cit. p. 45-46 Traduzione dal francese dell’autrice 3 Op.cit p. 53 4 Jacques Balthazart (202). Cerveau féminin. Cerveau masculin. Paris: Edition Alpha/ Humensis, p. 230 5 Traduzione dal francese dell’autrice. Per l’endocrinologo Jacques Balthazart, autore di un recente libro dal titolo Cervello femminile, Cervello maschile , “negare l’esistenza di tali predisposizioni non è più difendibile viste le conoscenze di cui oggi disponiamo” La Rivista · Giugno 2024 39
RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ1NjI=