del sistema sanzionatorio in materia di accise e di altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi. Telematizzazione delle procedure doganali Per armonizzare la normativa italiana con quella dell'Unione Europea, si abroga il Testo unico delle disposizioni legislative in materia doganale (decreto del Presidente della Repubblica 23 gennaio 1973, n. 43) e si aggiornano e riducono le disposizioni da esso previste. In particolare, si implementa la telematizzazione delle procedure doganali e si potenziano l'attività di controllo e verifica, anche mediante il coordinamento con le dogane dell'UE e quelle estere, e lo sportello unico doganale (SUDOCO); si ridefiniscono le procedure di liquidazione, accertamento e riscossione dei tributi doganali e si revisiona l'istituto della controversia doganale e viene riorganizzato l'assetto degli uffici e dei servizi; si rivede la disciplina sanzionatoria, con particolare riguardo al contrabbando. Il decreto interviene anche sul sistema sanzionatorio penale e amministrativo posto a tutela dell'accertamento e del pagamento delle imposte sulla produzione e sui consumi. In questo caso, si prevede l'introduzione di un nuovo delitto di sottrazione all'accertamento o al pagamento dell’accisa sui tabacchi lavorati e di un nuovo illecito amministrativo di vendita di tabacchi lavorati senza autorizzazione o acquisto da persone non autorizzate alla vendita; l'applicazione della confisca allargata anche in relazione ai più gravi reati in materia di accise; e la depenalizzazione di alcune ipotesi di minore gravità. reddito da parte di talune imprese e succursali. Lo schema di decreto legislativo approvato dal Governo intende realizzare l’attuazione, l’adeguamento, il coordinamento e il raccordo della normativa nazionale alle disposizioni di cui alla direttiva 2021/2101/UE (c.d. direttiva CBCR - Country-by-Country reporting) che obbliga le grandi multinazionali a comunicare, con una specifica informativa, pubblicamente le imposte sul reddito versate in ciascun Paese UE in cui hanno sede. La direttiva si propone di aumentare la trasparenza delle imprese e il controllo pubblico sulle strategie e sulle dinamiche fiscali delle multinazionali a beneficio del pubblico e di tutti i portatori di interesse. In particolare, lo schema introduce l’obbligo per le imprese multinazionali che abbiano, con riferimento ai due ultimi esercizi consecutivi, ricavi superiori a 75 milioni di euro, di rendere pubbliche, insieme alle informazioni relative alla società e al bilancio, le imposte sul reddito maturate e versate; l’obbligo per le medesime multinazionali di depositare, presso il registro delle imprese, e pubblicare, sul proprio sito web, una specifica relazione informativa. La comunicazione deve essere redatta entro dodici mesi dalla data di chiusura del bilancio d’esercizio; la disciplina sanzionatoria per la violazione dei nuovi obblighi: si prevede che agli amministratori della società che omettono di depositare le comunicazioni presso il registro delle imprese si applichi la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 10.000 a euro 50.000. In materia di dogane, invece, il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legislativo che, in attuazione della legge delega per la riforma fiscale (legge 9 agosto 2023, n. 111), introduce la revisione della disciplina e Si implementa la telematizzazione delle procedure doganali e si potenziano l'attività di controllo e verifica La Rivista · Giugno 2024 19
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