La Rivista · Dicembre 2023 80 Il viaggio tra la danzatrice e l'atleta si snoda attraverso luoghi iconici, come Venezia e le fondamenta della Giudecca. Qui avviene una trasformazione estetica sorprendente: la ballerina, avvolta in una luce diafana, si trasforma in un cigno nero. Il designer costumista Salvatore Vignola contribuisce a questa metamorfosi con un tutù nero ricoperto di paillettes che rifrange la luce, accentuando il movimento della danzatrice. Il tocco grintoso e gotico di Cinzia Trifiletti nell'hair e make-up completa l'immagine. Il cortometraggio raggiunge il suo apice su un ponte di ferro in Giudecca, dove i confini svaniscono, e i protagonisti, ora liberi da schemi predefiniti, celebrano un accordo segreto. La fusione tra classico e contemporaneo diventa evidente, sottolineata dal brindisi sulla terrazza affacciata sul Canal Grande. Le bollicine di Prosecco DOC, simbolo di raffinatezza, conoscono il potere di un’ebbrezza che ci fa sognare, regalandoci momenti di pura leggerezza. Il cortometraggio diventa così una rappresentazione visiva della filosofia del Consorzio Prosecco DOC: uno slancio moderno che trova nel passato le sue radici e nel futuro le sue sperimentazioni, di come il classico si trasformi da elemento di ispirazione a catalizzatore di azione. Senza dubbio, è attraverso queste sperimentazioni che si può veramente comprendere e apprezzare la bellezza intrinseca del Prosecco DOC. Il viaggio tra la danzatrice e l'atleta si snoda attraverso luoghi iconici, come Venezia e le fondamenta della Giudecca. Qui avviene una trasformazione estetica sorprendente: la ballerina, avvolta in una luce diafana, si trasforma in un cigno nero La fusione tra classico e contemporaneo diventa evidente, sottolineata dal brindisi sulla terrazza affacciata sul Canal Grande.
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